Ex Ministro dei Trasporti russo trovato morto: ipotesi suicidio dopo il licenziamento di Putin

Tragedia in Russia. l’ex ministro dei trasporti russo Roman Starovoit è morto suicida lunedì, poche ore dopo essere stato licenziato dal presidente Vladimir Putin, secondo quanto riportato dalle autorità.

Il decreto di rimozione, pubblicato sul sito del Cremlino, ha nominato Andrey Nikitin ministro ad interim. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato che il licenziamento fosse legato a una “mancanza di fiducia”, senza però fornire motivazioni alternative.

Il Comitato Investigativo Russo ha dichiarato che il corpo di Starovoit è stato trovato in un’auto a Odintsovo, sobborgo di Mosca, con una ferita da arma da fuoco. L’ipotesi principale è il suicidio, ma le indagini sono in corso.

Prima di diventare ministro a maggio 2024, Starovoit era governatore della regione di Kursk, criticato per presunte carenze di sicurezza prima dell’incursione ucraina.

Problemi nei trasporti in Russia

Il licenziamento coincide con gravi disagi nei trasporti aerei russi: l’Agenzia Federale per il Trasporto Aereo ha segnalato 485 voli cancellati, 88 dirottati e 1.900 ritardati nel fine settimana, attribuiti a “interferenze esterne”.

Il Ministero della Difesa russo ha riferito di aver intercettato oltre 400 attacchi ucraini a lungo raggio nello stesso periodo. L’esercito ucraino ha confermato un attacco a una fabbrica chimica a Krasnozavodsk, che produce droni e munizioni. Nel frattempo, in Ucraina, almeno 12 civili sono stati uccisi e oltre 90 feriti in attacchi russi nelle ultime 24 ore fino a lunedì mattina. A Kharkiv, droni russi hanno colpito un edificio residenziale, un asilo e un’area commerciale, ferendo 29 persone, tra cui tre bambini.

Un secondo attacco, poche ore dopo, ha ferito altre 17 persone. L’Aeronautica ucraina ha riferito che la Russia ha lanciato quattro missili e 101 droni Shahed, di cui 75 abbattuti o neutralizzati. Le Forze Terrestri ucraine hanno denunciato attacchi russi a due uffici di reclutamento lunedì, parte di una serie di sei attacchi simili in poco più di una settimana, volti a ostacolare l’arruolamento militare ucraino. Almeno due morti e oltre una dozzina di feriti sono stati segnalati in questi attacchi.