Seguici su

Attualità

Europa: un continente che dipende dal vento e dalle sue bizze. Una genialità verde

Pubblicato

il

 

Mentre l’Unione Europea cerca modi per ridurre le sue importazioni di gas russo, i flussi attraverso l’Ucraina rimangono elevati, a 109 milioni di metri cubi al giorno, a fronte di una minore produzione di energia eolica. Praticamente la politica energetica europea viene a dipendere dai capricci di Eolo, che in questo momento è molto più amico di Mosca rispetto che delle capitali europee, Berlino in testa. 

Interfax riferisce, citando i dati del gestore del sistema di trasporto del gas dell’Ucraina, che le prenotazioni per giovedì sono state di 105,2 milioni di metri cubi mentre le prenotazioni di oggi sono più alte, a 105,8 milioni di metri cubi. I numeri sono in linea con il contratto pluriennale con Gazprom, che prevede consegne di 40 miliardi di metri cubi di gas all’anno.

La produzione eolica, nel frattempo, è in calo, secondo il rapporto. Nella settimana fino al 20 marzo, la produzione eolica ha rappresentato il 17% del mix energetico europeo e questa settimana è ulteriormente scesa all’8,4%. Vi rendete conto di quale follia sia stata la forzata trasformazione “Verde” della UE che ha forzato fonti non stabili come l’Eolico, investendo miliardi in un qualcosa che dipende dalle bizze del tempo, rendendoci ancora più dipendenti dalle fonti fossili tradizionali che diventano qualcosa di necessario per i tempi di bonaccia. Tutta l’economia europea è stata risospinta nel XVIII secolo, quando si dipendeva dai mulini a vento o dall’acqua del rigagnolo, quindi dalle piogge. Una politica geniale.

L’UE rimane attiva nella ricerca di alternative al gas russo, nel frattempo. Oggi Bruxelles ha raggiunto un accordo con Washington per maggiori consegne di gas naturale liquefatto, con gli Stati Uniti che si sono impegnati a fornire ulteriori 15 miliardi di metri cubi quest’anno.

In una scheda informativa sulla notizia, la Casa Bianca ha affermato che “Gli Stati Uniti lavoreranno con partner internazionali e si adopereranno per garantire volumi aggiuntivi di GNL per il mercato dell’UE di almeno 15 miliardi di metri cubi nel 2022, con aumenti previsti per il futuro”.

 

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito