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Difesa

L’Esercito Italiano si potenzia: in arrivo i super-lanciarazzi M270A2 con missili fino a 500 km

L’artiglieria dell’Esercito Italiano entra nel futuro. Grazie a un contratto USA, i lanciatori M270 saranno potenziati allo standard A2: più potenti, precisi, protetti e capaci di lanciare missili fino a 500 km

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Il 23 maggio 2025, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato un importante passo avanti nel potenziamento delle capacità di artiglieria della NATO, assegnando un nuovo contratto alla Lockheed Martin per l’aggiornamento dei sistemi M270 Multiple Launch Rocket Systems (MLRS) esistenti alla configurazione avanzata M270A2. Questo contratto va a beneficio non solo dell’Esercito degli Stati Uniti, ma anche di alleati chiave come la Finlandia, l’Italia e il Regno Unito, a testimonianza dell’impegno condiviso a rafforzare le capacità di attacco di precisione a lungo raggio in Europa.

L’M270 MLRS (Multiple Launch Rocket System) statunitense, sviluppato all’inizio degli anni ’80, è stato a lungo una piattaforma affidabile e versatile per il lancio di razzi a saturazione e a guida di precisione. Nel corso del tempo, tuttavia, le esigenze operative e i progressi tecnologici hanno reso necessaria una modernizzazione completa. L’aggiornamento dell ‘M270A2 rappresenta una completa rivitalizzazione del sistema, che è stato equipaggiato per affrontare le complesse sfide dei campi di battaglia attuali e futuri.

M270A2

L’M270A2 aggiornato presenta diversi miglioramenti significativi. È dotato di un nuovo motore da 600 cavalli e di una trasmissione ricostruita, che migliorano notevolmente la mobilità e l’affidabilità meccanica. Il veicolo beneficia anche della cabina blindata migliorata, che offre una maggiore protezione all’equipaggio contro le minacce balistiche e gli ordigni esplosivi improvvisati.

Al centro dell’ammodernamento c’è l’integrazione del Common Fire Control System, una suite digitale di controllo del fuoco che consente alla piattaforma di operare con le munizioni a lungo raggio esistenti e future. Questo sistema assicura la piena compatibilità con l’ultima generazione di armi di precisione e prolunga la vita operativa del lanciatore fino al 2050.

Un aspetto fondamentale del valore dell’M270A2 risiede nella sua capacità di lanciare munizioni. Può lanciare diversi tipi di razzi e missili avanzati, tra cui il Guided Multiple Launch Rocket System con una gittata fino a 90 chilometri e la variante Extended-Range che raggiunge i 150 chilometri.

Lancio GMLRS

Inoltre, rimane compatibile con il sistema missilistico tattico dell’esercito, che offre una portata fino a 300 chilometri per le missioni di attacco in profondità. In prospettiva, l’M270A2 è progettato per l’impiego del prossimo missile d’attacco di precisione, PrSM,  che inizialmente raggiungerà bersagli fino a 499 chilometri di distanza, mentre le varianti future dovrebbero superare tale portata. Queste munizioni offrono un significativo aumento della capacità distruttiva, consentendo di ingaggiare con precisione obiettivi di alto valore come posti di comando, hub logistici e sistemi di difesa aerea.

L’importanza di queste capacità è stata dimostrata in modo evidente nella guerra in corso in Ucraina. I sistemi M270 e i lanciatori HIMARS, più leggeri, donati dagli Stati Uniti, hanno permesso alle forze ucraine di effettuare efficaci attacchi di precisione contro le infrastrutture militari russe molto indietro rispetto alle linee del fronte. Questi sistemi si sono rivelati fondamentali per interrompere le catene di rifornimento e le strutture di comando del nemico, ridisegnando il ruolo dell’artiglieria nella guerra moderna. Il conflitto in Ucraina ha riaffermato che l’artiglieria missilistica a lungo raggio e ad alta precisione non è più una risorsa di nicchia, ma una necessità strategica.

Per gli alleati della NATO coinvolti nell’aggiornamento dell’M270A2, i vantaggi sono evidenti. La Finlandia, con 41 M270, migliora la sua capacità di dissuadere potenziali minacce lungo i suoi confini orientali. L’Italia, con 21 lanciatori, rafforza la sua prontezza e la sua integrazione nella più ampia strategia di difesa della NATO. Il Regno Unito, che attualmente schiera 26 unità M270B1 e punta ad espandersi fino a 44 lanciatori, migliora sia la sua profondità operativa che l’interoperabilità con le forze statunitensi e alleate.

Questa iniziativa di modernizzazione non riguarda semplicemente l’aggiornamento dell’hardware. Si tratta di dotare le forze NATO degli strumenti necessari per mantenere un deterrente credibile e, se necessario, per fornire una potenza di fuoco decisiva a lungo raggio in un conflitto ad alta intensità. L’M270A2, con la sua mobilità, protezione e capacità di attacco ampliate, è destinato a rimanere un elemento critico dei sistemi di fuoco di precisione a terra della NATO per i decenni a venire.


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