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ERDOGAN MINACCIA L’EUROPA E L’ITALIA. IL NUOVO GOVERNO DOVRA’ RISPONDERE.

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Cari amici,

ieri il governo turco ha emesso l’ennesima minaccia all’Europa, e, per centrarla meglio, al governo cipriota ed italiano.

Durante il suo viaggio a Londra , di fronte alla Chatam House, il presidente turco ha affermato che “Fino a quando il governo cipriota continuerà nello sfruttamento unilaterale delle risorse naturali vi sarà una minaccia alla sicurezza del Mediterraneo orientale”.

Peccato che il presidente si sia dimenticato alcuni punti essenziali:

  • che lo sfruttamento delle risorse di idrocarburi off shore da parte di Cipro avviene nella sua Zone di Interesse Economico esclusivo, cioè, letteralmente, a casa sua, come riconosciuto da tutte le autorità internazionali;
  • che la minaccia alla sicurezza , come si è visto due mesi fa, venga direttamente dalla  Turchia, che non si dà nessun freno nell’utilizzo delle forze militari per raggiungere i suoi risultati

Infatti ricordiamo che la nave di esplorazione mineraria della SAIPEM , gruppo ENI; venne bloccata da una nave militare turca con un’azione che andava oltre il limite del diritto internazionale, per passare al’area della pirateria.

La scorsa sttimana il ministro dell’energia turco ha annunciato che, in modo unilaterale, senza nessun accordo , senza nessun riconoscimento, la Turchia avrebbe iniziato un’operazione di esplorazione per l’estrazione di idrocarburi. Quindi da un lato il Sultano minaccia l’Europa, dall’altro fa come se il mare internazionale fosse “Cosa Sua”. L’Italia, come si vede dalla mappa, è direttamente coinvolta per la partecipazione dell’eni in gran parte della aree cipriote da sfruttare.

L’Europa cosa fa ? il suo solito lavoro, cincischia, dubita, si tira indietro. Come vuole la tradizione la difesa del Mediterraneo è lasciata ai pochi popoli liberi rimasti.

 


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