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EPSTEIN, CLINTON, MOSSAD ED IL RUSSIAGATE: facciamo un po’ di teoria cospirativa

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Gli elementi di incertezza a confusione nel caso Epstein sono talmente tanti, i lati oscuri così grandi da permettere la nascita di teorie anche molto ardite di cospirazione. Ed in questo breve pezzo aggiungeremo qualche informazione che farà pensare anche il più tranquillo e solido dei lettori.

Prima di tutto pochi ricordano che il padre della sua più stretta collaboratrice, Ghislane Maxwell, cioè il noto editore britannico Robert Maxwell, era un agente del del Mossad, morto in circostanze misteriose affogato cadendo dal proprio yacht, il “Lady Ghislane”, tanto da ricevere un funerale di stato in Israele. Il fatto che sua figlia sia stata, per molti anni, prima la più stretta collaboratrice, poi l’organizzatrice della sua vita fra ragazze e persone importanti può essere stato un favore personale alla persona che ammirava oppure un modo per partecipare alle attività non chiare di Epstein.

Lo stesso Epstein, sappiamo, fu in grado di affermare di essere un agente segreto ad Alex Acosta quanto questi, come procuratore in Florida, iniziò ad indagare sui suoi traffici con minori nel 2007. Questo da un lato portò ad una condanna risibile al milionario, dall’altro costò a Acosta il posto di segretario al lavoro quest’anno.

Inoltre ricordiamo che Epstein è stato un lauto finanziatore della fondazione Clinton, con oltre 45 milioni di dollari di contributi, e faceva parte di quel circolo di VIP e personaggi altolocati, con stretti collegamenti con gli apparati di sicurezza,  fra Australia, Regno Unito ed Italia da cui è partita tutta l’operazione Russiagate, quello che è stato un tentato “Colpo di stato morbido” rivelatosi un grandissimo boomerang.

Vi invitiamo a seguire (magari con i sottotitoli in italiano) a Kevin Shipp, ex agente della CIA, che presenta sia i collegamenti fra Epstein e Clinton, sia l’incredibile comportamento del procuratore generale William Barr.

 

 

https://www.youtube.com/watch?time_continue=864&v=7TzxPKGBChQ

William Barr aveva fra le mani il più importante testimone della storia americana, vivo, più di Oswald, eppure non ha mandato i Marshall federale a controllarlo e neppure si è preso la briga di chiamarlo ad intervalli regolari per controllare se fosse vivo, come avviene per i testimoni rilevanti nei processi. Un’incredibile superficialità, che quasi non ha nessuna spiegazione logica.

Ecco vi abbiamo fornito tutti gli elementi per costruire una grande cospirazione.

 

 


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