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Esteri

Ennesima attestazione di grande stima per il ruolo di Giorgia Meloni da parte degli USA

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Sono bastate poche ore e l’intervento del vicepresidente americano J.D. Vance, presente a Roma per la messa di insediamento di papa XIV, dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per smorzare di colpo le polemiche sorte dopo la quasi comica telefonata tra i ” volenterosi” e Trump a Tirana di due giorni fa. “Una delle cose che Giorgia Meloni si offerta di fare, e il presidente Trump ed io siamo felici di accettare, è quella di costruire ponti tra Usa e Europa”. ha detto Vance, dopo il trilaterale al quale era presente anche la presidente della commissione Ursula Von der Leyen, che da tempo ha ormai con Meloni un rapporto privilegiato nella Ue. Si tratta dell’ennesima attestazione di stima che arriva da oltreoceano, dopo quella ricevute durante bilaterale a Washington, il 19 aprile scorso, da Donald Trump. I due si erano lasciati dandosi appuntamento a Roma per organizzare un vertice tra Usa ed Europa per parlare di dazi e di rapporti bilaterali tra Usa ed Europa. Le opposizioni italiane con solito grande spirito patriotico avevano parlato di vuote promesse fatte da chi ( Trump) in realtà mirava solo a concupire il suo ospite ( Meloni).

Invece il fatto che il suo vice Vance abbia voluto incontrare Meloni e la presidente Von der Leyen, dimostra ancora una volta che tra usa ed Italia esista un rapporto privilegiata, che non si limita a qualche breve e disturbata telefonata in viva voce dall’Air force one, mentre il presidente americano è di ritorno da una missione negli Emirati. Qui invece Vance ha accettato di essere ricevuto a Palazzo Chigi, insieme alla presidente della commissione e prima di entrare a Chigi ha detto “Credo che avremo un’ottima conversazione e auspicabilmente che questo sia l’inizio di negoziati commerciali di lungo termine, per vantaggi commerciali a lungo termine tra Usa e Ue”. Ha inoltre sottolineato il ruolo di pontiere tra Europa e Stati Uniti. Von der Leyen ha sottolineato un aspetto: “So che gli europei devono aumentare gli investimenti sulla difesa e per questo motivo la Commissione ha abilitato l’uso di fino a 800 miliardi di euro nei prossimi 4 anni per investimenti in difesa. Questo rafforzerà l’Ue ma un’Europa forte significa anche una Nato forte. Faremo il punto della situazione al summit Nato, ma oggi sono felice per questo trilaterale”. E’ chiaro come la percezione del ruolo della Meloni in Usa sia molto piu alta di quella europea ( ma forse le due cose sono strettamente legate, è evidente come dietro ai goffi tentativi di Macron di crearsi un ruolo nelle trattive di pace, si nasconda un certo fastidio verso l’intreprendenza e l’autorevolezza che ha la sua omologa italiana)

Con gli Usa, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue, “abbiamo una relazione speciale e molto stretta, in particolare abbiamo la più ampia relazione commerciale al mondo con oltre 1,5 trilioni di dollari l’anno, è importante ora esserci scambiati delle proposte che i nostri esperti stanno valutando a fondo, perché sappiamo che il diavolo è nei dettagli, ma alla fine vogliamo raggiungere un buon accordo per entrambe le parti”.

Il vicepresidente americano JD Vance ha ringraziato la premier Giorgia Meloni per la trilaterale organizzata oggi a Roma con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Ringrazio la presidente Meloni che e’ diventata una buona amica. E parlo anche a nome del presidente Trump quando dico che siamo grandi fan suoi e dell’Italia.

Ma prima di incontrare Vance Giorgia Meloni, sabato aveva avuto un bilaterale con Friedrich Merz, il neo cancelliere tedesco, che ha smentito quanti preconizzano ( o forse sarebbe meglio dire sperano) un isolamento della premier italiana in Europa. “L’Italia è per noi un partner strategico irrinunciabile nella politica europea ed estera”, ha detto il cancelliere. Merz è sembrato voler  chiudere, una volta per tutte. le polemiche sorte per l’indiscvrezione della Die welt, secondo cui la spd avrebbe spinto per far togliere il nostro paese dai partner strategici della Germania in Europa C’erano 10 persone della Cdu/Csu e 9 socialdemocratici – ha raccontato direttamente Merz – che hanno portato avanti i colloqui sugli accordi di coalizione” in Germania: “In nessun momento c’è stata una discussione sul ruolo dell’Italia”.“Ho letto che ci sono state delle irritazioni sul ruolo dell’Italia – ha proseguito –, ma le notizie a questo proposito sono tutte sbagliate. L’Italia è un partner grande e importante nell’Ue. Non parlo solo per me, ma per tutto il governo della Repubblica federale tedesca”. Insomma una doppia rivincita per Giorgia sui suoi tanti detrattori, interni ed esterni, che mal sopportano di vedere come una premier  di destra possa avere una simile postura internazionale. Non comprendendo che i grandi successi diplomatici della Meloni stanno ridando all’Italia quel ruolo che le compete nello scacchiere geopolitico internazionale, e che da molto tempo sembrava avere irrimediabilmente perso.


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