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Endorsment di Piersilvio Berlusconi al governo Meloni : E’ il migliore d’Europa

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“Giorgia Meloni sta facendo un lavoro unico: donna, giovane, venuta da nulla, ha messo su il miglior governo d’Europa, con grande serietà, impegno e – permettetemi una parola desueta ma che a me piace – patriottismo, non nazionalismo, che è una cosa diversa” Cosi Piersilvio Berlusconi ha voluto chiudere una volta per tutte le polemiche innescate dalla inopportuna uscita del vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani. Una proposta definita appunto da Piersilvio ( che secondo alcune fonti avrebbe chiamato Tajani, all’indomani della proposta sullo ius scholae, e gli avrebbe espresso  tutta la sua contrarietà sulla cosa) “onestamente ho dei dubbi sulla priorità, non mi sembra una necessità tra le prime per gli italiani, tempi e modi mi vedono un po’ scettico, questo è il mio pensiero”. Un modo gentile, come è nel suo stile, per ribadire che l’idea fosse sbagliata sia nei modi che nei tempi.

Anche perchè questo sarebbe il pensiero dell’ad di Mediaset, la proposta di Tajani, avrebbe dato vita alla propaganda dell’opposzione, che non a caso ha subito invitato Forza Italia a presentare proposta in parlamento. Ma Tajani, evidentemente ben ” consigliato” ha fatto immediatamente marcia indietro  “Da un lato c’è propaganda – ha detto ancora Piersilvio rivolto alla premier e al governo – dall’altra tenere caldo il consenso degli elettori. Lei sta facendo il massimo nell’interesse del Paese, e vale anche nel rapporto con Trump e con gli Stati Uniti”.

“Meloni sta facendo il primo ministro – ha poi risposto a chi gli chiedeva se la premier fosse diventata più moderata rispetto al passato – deve sempre trovare l’equilibrio tra il ruolo da primo ministro e parlare ai suoi elettori da leader del centrodestra. Secondo me sta facendo un lavoro unico: donna, giovane, venuta dal nulla. Ora guida il migliore governo d’Europa: tanto di cappello. La si può pensare uguale o diversamente ma c’è grande serietà, impegno, e patriottismo. Ben venga, il patriottismo”.

Con queste dichiarazioni Berlusconi ha evidentemente voluto chiudere una volta per tutte le illazioni che volevano la famiglia vicina alle posizioni dell’opposizioni su alcune materie delicate, come appunto quelle dei diritti civili e quella della immigrazione. Il posizionamento della famiglia sembra quindi ben chiaro,  “Certo, la squadra di governo è “migliorabile”, ma Meloni “sta facendo il massimo”. Matteo Renzi, invece, “non ha più peso, ha perso credibilità elettorale”.

Mentre quindi la questione della cittadinanza non lo appassiona, cosi come non sembra appassionare la maggioranza degli italiani, come dimostrato dai referendum, Pier Silvio segue con una certa apprensione la congiuntura economica internazionale. “Siamo in una situazione complicata: ci mancavano pure i dazi – commenta Pier Silvio –  che adesso potrebbero ostacolare le aziende europee e italiane anche dei media, che vivono di fiducia e di pubblicità. Per noi il rischio dazi è un rischio non da poco“. Comunque “guardiamo avanti con spinta e coraggio: continuiamo a spingere e investire”.

Infine non poteva mancare una domanda sul futuro in politica, uno spettro che si aggira sempre sulla famiglia, dopo la scomparsa di Silvio “Io ho 56 anni, mio padre è entrato in politica a 58… io oggi non ho nessuna intenzione e non penso alla politicaNon lo escludo, ma così come non escludo tante altre cose nella mia vita”

“Magari – il commento di Tajani, sollecitato dai giornalisti alla Camera –. Se scende è un’ottima cosa. Con il nome che porta, se decide, quando deciderà, sarà sempre un fatto positivo”.


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