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Cultura

Emigrare in Brasile? Qui alcuni consigli pratici

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A seguito dell’articolo Rapporto Brasile: nuova Terra Promessa, tra Problemi ed Opportunita’ (clicca sul titolo per aprirlo) alcuni amici mi hanno contattato privatamente chiedendo lumi sul trasferimento in Brasile, per iniziare una nuova vita.
 Provo a dare qualche dritta, esprimendo le mie personalissime opinioni.

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Perche’ emigrare in Brasile?
1) L’ottimismo: qui si respire un’aria simile all’Italia degli anni 60, quelli del Boom, quelli della crescita economica. il Brasile ha vissuto una grande crescita economica negli ultimi quindici-vent’anni, la popolazione é cosciente di tutto ció e ne è orgogliosa, e cio’ ha portato tanti poveri a divenire classe media. Ovviamente i problemi sono tanti .
2) Un cultura squisita, tanti sorrisi ed ottimismo. Un italiano difficilmente e’ a disagio in Brasile. Molte le affinita’ culturali. Il popolo brasiliano, pur essendo orgoglioso, e’ aperto e caloroso. A differenza di altre parti, in Brasile gli italiani sono assolutamente benvoluti ed amati. Basterà dire che venite dall’Italia e vedrete intorno a voi solo sorrisi e pacche sulle spalle. A sud di Rio, circa il 30% della popolazione e’ di origine italiana (generalmente italiani emigrati sia dal Nord che Sud Italia tra 90 e 130 anni fa).
3) Cibo vario e di qualita’: Il cibo è molto buono e vario, perché da queste parti si sono fuse diverse tradizioni culinarie portate dagli immigrati, soprattutto portoghesi, italiani, libanesi, giapponesi e francesi. La carne brasiliana non ha niente da invidiare a quella argentina, e tutto sommato e’ migliore di quella che si mangia in Italia ed e’ a piu’ buon mercato. Nessuna difficolta’ a trovare i prodotti tipici italiani (pasta, caffe’ espresso, pizza, etc).  Notevole la frutta, varia ed abbondante, con tanti squisiti prodotti difficilmente rintracciabili in giro per il mondo (Açaí, Maracujà, Goiaba, , Caju, Graviola, Guaraná, Maracujá).
4) Le opportunita’: in un paese dinamico, le possibilita’ e le opportunita’ non mancano, specie per chi ha voglia di fare, intraprendenza, e non parte da zero.
5) Clima mite. Generalmente in Brasile ti puoi dimenticare di cosa sia l’inverno e le temperature al di sotto dei 12-15 gradi (a parte nelle regioni del sud). Ovviamente bisogna un po’ abituarsi alle abbondanti pioggie. Pero’ c’e’ poco da lamentarsi.
6) La lingua, la musica, il ballo ed idivertimenti. Il portoghese brasiliano e’ una lingua affascinante, ricchissima di vocaboli, di sfumature, modi di dire e dal suono molto piacevole e dolce, facile da apprendere ed affine all’Italiano. La musica e’ uno spettacolo, per non parlare della samba e della cultura del ballo: irresistibili! Difficile non divertirsi in Brasile: I brasiliani hanno una vera e propria cultura dello svago e del divertimento, che non lascia nessuno indifferente.
7) Paese giovane e donne bellissime e simpatiche. Che dire, da noi c’e’ una societa’ vecchia, da loro la popolazione e’ giovane, e la cosa e’ visibile. Per un single di 30-40 anni, che in Italia fatica a trovare una compagna, qui la possibilita’ di restare scapolo, sono analoghe a quelle che Alfano e Bersani dicano una cosa intelligente.

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Occhio pero’ a questi fatti
 a) Il paese presenta differenze sociali fortissime. Accanto ad una classe media operosa, c’e’ una vasta classe bassa. Inoltre esistono quartieri e zone povere, e la criminalita’ in certe zone e’ presente, specie quella comune. Il PIL procapite Brasiliano, fatto 100 quello Italiano, e’ 35 (circa 60 a San Paolo, e 15 nel Nord est). Ovviamente per le categorie di lavori umili o comuni, le differenze di salario con l’Italia sono enormi. Per lavori specialistici e medio-alti, le differenze salariali con l’Italia sono spesso nulle.
b) Il paese presenta differenze geografiche enormi. Il sud (sotto Rio) e’ l’area ricca del paese, abitata in prevalenza da bianchi, con grandi affinita’ con l’europa, e con un’efficienza sufficiente; qui c’e’ l’industria e la finanza del paese. Per chi viene in Brasile e vuole lavorare, meglio andare a San Paolo, ma anche a Rio o Porto Allegre. Il nord est, e’ povero, abitato in prevalenza da neri e mulatti, ed inadatto a chi cerca di lavorare (e’ ok, per un pensionato o chi vive di rendita, avendo un costo della vita inferiore; per chi vuole lavorare, puo’ funzionare se si cerca un’attivita’ inusuale, tipo nell’agricoltura o nel turismo, ma non in settori tradizionali).
c) La burocrazia: non pensate di trovare l’eden. Pure qui la burocrazia c’e’, e non e’ tanto migliore di quella italiana. Armatevi di santa pazienza.

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Come emigrare in Brasile?
 1) Se sei lavoratore dipendente di una società che apre una filiale in Brasile, non avrai niente da fare in quanto la società stessa si occuperà del visto
 2) Se sei un pensionato, fai trasferire la tua pensione mensile su un conto bancario brasiliano, che dovrai aprire in loco. Il minimo della pensione deve essere di 2000 dollari
 3) Il matrimonio con un brasiliano/a che automaticamente ti farà avere la residenza provvisoria che diventerà definitiva dopo un anno di matrimonio
 4) In attesa del Visto, puoi restare legalmente sul territorio brasiliano per 6 mesi l’anno (o meglio 90 giorni ogni 180) come turista. Se vuoi restare qualche mese di più, dovrai pagare una multa che aumenta in proporzione al tempo trascorso in più.
 5) Se vuoi aprire un’attivita’, devi trasferire 50 000 dollari su un conto bancario brasiliano, servendoti di una società che avrai aperto qui. Questi soldi ti serviranno poi per far marciare la società

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Consigli pratici e suggerimenti su chi pensa di emigrare
 1) Pianificate in Brasile le prossime vacanze. Non fate solo turismo, ma visitate anche Rio e San Paolo. Ovviamente in 2-3 settimane, capirete poco, ma meglio comunque dare un’occhiata. In questo periodo vivete intensamente e cercate di socializzare (la cosa non e’ affatto complessa); se siete pensionati, pianificate una lunga vacanza, ed al termine della stessa, avrete da soli le idee chiare su cosa fare. Non serve cambiare troppo denaro: in Brasile usano la carta di credito anche per prendere il caffe’.
 2) Se siete lavoratori dipendenti, e sognate di emigrare in Brasile, fate una ricerca a tappeto su internet. Date massima priorita’ alle imprese Italiane con filiali in Brasile. Contattatele, mandate CV e date disponibilita’ a trasferirvi.
 3) Se siete lavoratori indipendenti, e sognate di emigrare in Brasile, il primo passo e’ aprire li’ un’attivita’ collaterale, e poi vedere come va. Cercate opportunita’ sui siti imprenditoriali, contattate le associazioni Italo-Brasiliane, etc. Ovviamente molto dipende dall’attivita’ imprenditoriale che fate. Comunque, se siete imprenditori, essendo intraprendenti per natura, non avrete problemi, se realmente vorrete coronare il vostro sogno
 4) I primi passi: se potete cercate di avvicinarvi alla lingua Portoghese, collegatevi ai canali TV brasiliani, leggete sul paese ed informatevi, andate in qualche ristorante Brasiliano, e se potete cercate di avere contatti con qualche associazione Brasiliana o Italo-Brasiliana o scuola di Samba. In alcune citta’ del Nord Italia esistono comunita’ Brasiliane.
 5) I passi successivi: ovviamente, se ritenete la decisione di emigrare senza ritorno, iniziate a verificare come aprire un conto in Brasile, come trasferire i soldi (tutte cose non complesse), e come fare con i contributi pensionistici.

Personalmente direi che ogni persona ha una casistica tutta sua. Ovviamente suggerisco l’emigrazione, a coloro che vogliono cercare un nuovo inizio ed a coloro, per esempio, che sono scapoloni senza speranze in Italia: per queste categorie di persone il Brasile e’ perfetto. Per altre categorie (giovani, pensionati, famiglie) consiglio maggiore cautela, ed una valutazione caso per caso.

GPG Imperatrice
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