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EMERGENZA CARBURANTI: l’Ucraina limita il passaggio dall’oleodotto Druzbha. Avremo dei paesi a secco

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Le esportazioni di petrolio russo attraverso l’oleodotto Druzhba via Ucraina sono state sospese all’inizio di agosto a causa di un problema con i pagamenti delle tasse di transito, ha riferito martedì l’agenzia di stampa russa Interfax, citando una dichiarazione dell’operatore russo di oleodotti Transneft.

Il ramo meridionale dell’oleodotto Druzhba dalla Russia all’Europa passa attraverso l’Ucraina e il petrolio viene consegnato alle raffinerie in Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Il ramo settentrionale dell’oleodotto attraversa la Bielorussia e trasporta il petrolio in Polonia e Germania. Il transito di petrolio dalla Russia attraverso il ramo settentrionale dell’oleodotto Druzhba continua, secondo Interfax.

La Transneft afferma che il motivo della sospensione delle esportazioni di petrolio dall’oleodotto attraverso l’Ucraina è che il pagamento effettuato il 22 luglio alla Ukrtransnafta ucraina per le tariffe di transito del mese di agosto non è andato a buon fine ed è stato restituito sul conto della Transneft il 28 luglio.

“La situazione è complicata perché le autorità di regolamentazione europee non hanno ancora raggiunto una posizione unificata su come le banche dovrebbero agire nelle varie giurisdizioni, e non hanno nemmeno sviluppato un processo per rilasciare i permessi”, afferma Transneft, citata da Interfax.

Pertanto, le esportazioni di petrolio russo attraverso l’Ucraina sono state interrotte il 4 agosto, ha aggiunto la società.

La sospensione delle esportazioni di petrolio russo attraverso l’oleodotto apre un altro confronto tra la Russia e l’UE sulle forniture energetiche russe all’Europa.

Nell’annunciare l’embargo sulle importazioni di petrolio russo, che entrerà in vigore alla fine di quest’anno, l’UE ha escluso le importazioni di greggio e prodotti petroliferi russi via oleodotto perché diversi Paesi senza sbocco sul mare, come l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, dipendono fortemente dalle forniture di petrolio via oleodotto dalla Russia. Agli Stati membri dell’UE che dipendono dagli oleodotti russi è stata concessa un’esenzione temporanea per l’importazione di greggio russo via oleodotto fino a quando il Consiglio dell’UE non deciderà altrimenti, ma non è stato permesso di rivendere tale greggio e prodotti petroliferi ad altri Stati membri o a Paesi terzi.

Ora sono Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia a vedersi tagliare le forniture dalla Russia, ma per colpa dell’Ucraina. Senza considerare che per paesi come l’Ungheria e la Repubblica Ceca questa situazione rischia di essere pericolosissima e di mettere a rischio le forniture di carburanti. mentre la Germania e la Polonia non sono colpite dal blocco ucraino, o comunque hanno la possibilità di forniture anche via mare, i paesi interni dell’Europa centrale no. 

 


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