Attualità
Elon Musk non vuole più comprare Twitter (a questo prezzo). Guerra commerciale in arrivo
Nella tarda serata di venerdì, Elon Musk ha deciso di concludere la vicenda Twitter, o meglio di mutarla, violando di fatto il contratto firmato tre mesi fa e rendendo inevitabile un’azione legale nel Delaware: infatti ha annunciato in un documento 13D la rescissione dell’accordo di fusione con Twitter, sostenendo che “Twitter sta violando in modo sostanziale molteplici disposizioni di tale accordo, apparentemente facendo dichiarazioni false e fuorvianti su cui il signor Musk ha fatto affidamento quando ha stipulato l’accordo di fusione ed è probabile che subisca un effetto negativo materiale della società“.
Questo lo esporrà a pesanti ritorsioni legali, poiché Elon ha rinunciato a tutti i diritti di rielaborazione dell’accordo quando ha firmato il contratto di acquisto il 25 aprile, e quello che ora accadrà potrà essere:
- che un giudice imponga l’applicazione dell’accordo iniziale, ma questo richiederà anni di cause legali;
- che l’accordo venga parzialmente rinegoziato ad un prezzo diverso.
Per ora la via scelta dal board di Twitter sembra essere la prima, cioè lo scontro diretto per ottenere il mantenimento del contratto al prezzo precedentemente concordato con Musk
The Twitter Board is committed to closing the transaction on the price and terms agreed upon with Mr. Musk and plans to pursue legal action to enforce the merger agreement. We are confident we will prevail in the Delaware Court of Chancery.
— Bret Taylor (@btaylor) July 8, 2022
Nello stesso tempo però sembra francamente assurdo che Musk paghi un prezzo di 52 Dollari ad azione per un titolo che ieri ne valeva 36 e domani ne varrà 34 Dollari, secondo gli scambi a mercato chiuso. Il tutto in un momento in cui i titoli tecnologici perdono terreno e i social media comunque arrancano. Senza considerare che i dubbi sul numero di “Fake”, di finti profili, non è mai stato completamente chiarito, anzi si è fatto ancora più complesso, come sono rimaste estremamente criticabili le politiche di censura abblicate dal social network.
Quella di Musk sembra una ritirata strategica per rompere un contratto diventato troppo costoso, non in linea con i valori di mercato e le prospettive di sviluppo proprio nel momento in cui si sta entrando in una recessione che Musk si attende sia molto forte. Elon più volte ha messo in guardia i dipendenti di Tesla dalla tempesta economica che sta per giungere ed ha già iniziato a licenziare, per cui si aspetta che le azioni di Twitter cadano ulteriormente, rendendo l’accordo non proficuo.
Vedremo nelle prossime settimane se Musk desidera veramente solo ridiscutere l’accordo o se intende ritirarsene completamente.
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