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ELEZIONI USA: PRIMARIE REPUBBLICANE , DEMOCRATICHE E SCONTRI PRINCIPALI

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democratici repubblicani

Vediamo come stanno andando le primarie USA e le prospettive per quanto riguarda le elezioni presidenziali 2016 sulla base della situazione attuale.

I sondaggi sono interessanti perchè vengono dopo la radicalizzazione nelle posizioni del famoso candidato repubblicano Donald Trump.

Vediamo i dati :

PRIMARIE  REPUBBLICANI.

DATA 14/12

Sondaggio Monmouth nazionale

Trump 41, Cruz 14, Rubio 10, Carson 9, Bush 3, Fiorina 2, Christie 2, Kasich 3, Paul 2, Huckabee 2, Pataki 1, Graham 1, Santorum 0

Trump +27

Caucus dell’Iowa (1 febbraio 2016)

Cruz 27, Trump 28, Rubio 14, Carson 10, Bush 5, Paul 4, Fiorina 3, Christie 3, Huckabee 1, Kasich 1, Santorum 0, Pataki 0, Graham 0

Cruz +1

 

PRIMARIE DEMOCRATICI

Sondaggio NBC/WSJ Nazionale

Clinton 56, Sanders 37, O’Malley 4

Clinton + 19

 

Sondaggio Caucus Iowa 1/02/2016 (DMR/Bloomberg)

Clinton 48, Sanders 39, O’Malley 4

Clinton +9

 

Ora dall’analisi appare che la Clinton sia la candidata quasi certa per i democratici, e che Trump abbia un certo vantaggio fra i repubblicani. Vediamo cosa succederebbe con uno scontro diretto fra la Clinton ed i principali candidati dell’elefante…

presidenziali diretti 1 14-12

Secondo entrambe i sondaggi Trump perderebbe contro la Clinton , mentre Rubio e , forse, anche Carson potrebbero battere la ex first lady.

Questo mette i repubblicani in una grossa difficoltà: il più probabile vincitore delle primarie è un cattivo candidato per lo scontro con il più probabile dei candidati democratici. Nello stesso tempo Trump ha  messo bene in chiaro che, se fosse estromesso d’imperio dal partito correrebbe come indipendente, facendo sicuramente perdere il candidato repubblicano. I repubblicani dovrebbero sperare in una sconfitta di Trump regolare  nelle primarie, fatto in questo momento improbabile.

Trump con le sue uscite si è abilmente ben caratterizzato verso l’elettorato più conservatore, ma  in questo modo è apparso troppo radicalizzato, scontentando una parte dei possibili elettori moderati.

Dalla sua Trump ha due fattori: prima di tutto il tempo, che può permettergli di ammorbidire le sue posizioni ed essere più rassicurante verso l’elettorato. La seconda che si corre in tandem, e, finite le primarie, può scegliere un vice moderato per compensare il suo apparente estremismo. Al contrario la Clinton , se dovesse scegliere Sanders, sceglierebbe un socialista (parola tabù negli USA) che renderebbe la sua posizione meno moderata.

Buon divertimento.

 

 

 

 


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