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EFFETTI ALCOL DI JUNCKER: DISCORSO ANTI-UE DI TRUMP PORTERA’ A GUERRA NEI BALCANI

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Ci risiamo. Ancora echeggiano le simpatiche affermazioni del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem che ha definito i paesi del sud Europa “ubriaconi e puttanieri“, dimenticando che proprio i suoi compaesani hanno dato uno spettacolo disgustoso sugli effetti dell’alcol a Roma in occasione di una partita di coppa di calcio europea devastando fra l’altro la celeberrima “barcaccia” di Piazza di Spagna e che la sua capitale è simbolo mondiale dei bordelli, che un’altro “simpaticone” come Jean-Claude Juncker ci delizia con altre affermazioni da fiasco sul tavolo.

Ci riferiamo all’intervista rilasciata al Financial Times, e riportata da moltissime agenzie internazionali, dove il Presidente della Commissione Europea accusa il Presidente Trump di invitare altri paesi europei a copiare l’esempio Brexit perchè potrebbe portare a una nuova guerra nei Balcani. Juncker ha proseguito nell’intervista al FT affermando che l’entusiasmo del Presidente degli Stati Uniti riguardo alla Brexit è “fastidioso” e “sorprendente”.

Continuando l’ex primo ministro lussemburghese ha detto di aver consegnato un avvertimento per Trump al suo vice, Mike Pence, (immaginiamo cosa ci ha fatto poi con la lettera, ndr) durante la sua recente visita a Bruxelles. Nell’invito c’era testualmente scritto: “Non dire così (rivolto a Trump), non invitare altri a lasciare, perchè se l’Unione crolla, si avrà una nuova guerra nei Balcani occidentali, è importante per i paesi dei Balcani occidentali avere la prospettiva di adesione alla UE in quanto se li lasceremo soli, Bosnia-Erzegovina, Repubblica di Serbia, Macedonia e Albania, avremo di nuovo la guerra”.

Quindi imbarchiamo tutti perchè no, magari su suggerimento “disinteressato” della Germania che da sempre esercita molta influenza in quelle aree e che sicuramente avrà interesse a portarli dentro. Si usa il vecchio trucchetto della paura per fare i propri giochetti e mettere gli altri paesi europei nella condizione che se non vogliono la guerra alle porte di casa debbono “obtorto collo” farli entrare a ogni costo.

Il tutto a poche ore dai “festeggiamenti” per i 60esimo del Trattato di Roma dove sarà siglato fra tutti i membri europei un documento per rilanciare la UE, ne siamo più che certi, con l’auspicio del “più Europa per salvare l’Europa”.

Ci mancava solo la minaccia della guerra per rimanere in questa UE che per molti, ad iniziare da noi, ha già dato conseguenze assimilabili a una guerra!

E’ proprio il caso di dire, visto i personaggi coinvolti, è inutile chiedere all’oste come è il vino…

Antonio M. Rinaldi


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