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Economie aperte e sviluppo dell’export: alcuni dati comparati, ed effetto dell’euro

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Forniamo alcuni dati sull’apertura economica dei vari paesi e per farvi capire come siano cambiate le condizioni di carattere competitivo con l’introduzione della moneta unica. Prima di tutto vediamo quali sono i paesi con economia più aperta, intendendo come indice di apertura il rapporto fra la somma di import ed export ed il PIL. Possiamo quindi avere dei rapporti superiori all’unità perchè ci sono paesi “Di Transito” in cui l’import viene immediatamente convertito in export. Ecco la situazione mondiale, ed attendetevi alcune sorprese:

Mentre la Germania è forte la dipendenza dall’estero, l’Italia ha una dipendenza dall’estero molto minore. Possiamo notare come Stati Uniti e Cina , che passano per colossi dipendenti dal commercio estero, sono in realtà economie relativamente poco aperte e molto dipendenti dalle politiche interne, così come il Giappone.

Un altro grafico ci permette anche di pesare il ruolo che ha avuto il regime dei cambi fissi sull’Italia e su un gruppo di altri paesi  con economie avanzate.

Dal 1970 alla fine degli anni 90 le esportazioni italiane crescono in linea con quelle dei principali paesi europei, ma anche del Giappone. Con la fine dei cambi flessibili a fine anni 90 questo sistema si rompe ed iniziamo a perdere contatto con gli altri paesi. Quindi il cambio fisso è stato un incredibile esaltatore della Germania che aveva già al suo interno un sistema fondato sulla deflazione progressiva ed ha ammazzato l’Italia. Notiamo che il Giappone invece proseguendo con il regime dei cambi flessibili, abbia potuto proseguire con un suo cammino di crescita delle esportazioni.

Grazie.

 

 

 


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