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Ecologisti per caso

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Ci sono le armi di distrazione di massa e le armi di distruzione della massa cerebrale. Quando a essere presa di mira è quella degli adolescenti, però, come fai a non incazzarti, a non farti ribollire il sangue nelle vene? Parliamo, ovviamente, dell’impressionante fenomeno di isteria collettiva cavalcato dai media a reti unificate e, purtroppo a rimorchio, anche da una canea di alunni scioperati, e scioperanti, risolutamente decisi a salvare il Pianeta Terra, nientemeno. Roba che manco James Bond con la Spectre. Tutto parte dal pistolotto retorico recitato con grazia compita da Greta Thunberg, quindicenne svedese, alla conferenza sul clima di Katowice. Ma noi resistiamo, stoici, alla tentazione di far la lacrima, con gli occhioni sgranati alle viste della Nuova Gioventù Ecologista. Quello di Greta ha tutta l’aria di essere un riuscitissimo prodotto di marketing studiato nei dettagli col preciso intento di suscitare il clamore mediatico poi effettivamente generato.
 
La stessa Greta non dà l’idea della suffragetta verde per caso. Sembra la selezionata pupilla di un casting modello World’s got talent. In breve, non vediamo una sola oncia di verità all’origine di tutta la faccenda. E tuttavia, non dubitiamo che la stragrande maggioranza, diciamo pure la totalità, degli studenti indignati sciamanti per le vie delle nostre città siano in assoluta buonafede. Allora vorremmo dire a ciascuno dei piccoli componenti delle Young Green Brigade: lo so che stai combattendo per qualcosa in cui credi. Anzi, in cui credi di credere. Ma dovresti, in un soprassalto di quell’intelligenza di cui si fa beffe chi ti manipola, accorgerti di come l’improvvisa passionaccia climatica da cui ti senti infervorato è stata sintetizzata altrove ed è più falsa di una banconota da due euro. Tu sei solo lo strumento inconsapevole di una delle più vergognose campagne di marketing virale orchestrate negli ultimi anni. E se dubiti di quanto ti dico, procedi pure con la prova del nove.
 
Come fai a capire se sei dalla parte giusta di una rivolta (anche e soprattutto di coscienza); la rivolta, quindi, di un “autentico” rivoltoso? Devi guardare la reazione del Potere Costituito in tutte le sue articolazioni: politiche, istituzionali, mediatiche, propagandistiche. Se non ti censurano, se non ti criticano, se non ti biasimano, se non mandano i poliziotti in piazza a bastonare le tue ragioni e a sopire i tuoi ardori, allora comincia a porti qualche domanda e a cercare qualche risposta. Se il Potere non solo è dalla tua parte, ma ti copre di melassa, bon bon e zucchero filato, se ti fanno parlare all’ONU come un pappagallo ammaestrato, se ti concedono tutte le copertine delle riviste glamour e tutte le prime pagine delle Gazzette di Riferimento, se al tuo fianco marciano i Capi di Stato e i vippissimi esponenti di tutto quanto fa tendenza, tu non stai facendo il tuo gioco. Stai facendo il loro gioco. Ribellati a questa ridicola ribellione.
 
Francesco Carraro
www.francescocarraro.com

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