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Eccovi il più antico relitti inglese: oltre 750 anni sotto il mare

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Università di Bournemouth

Queste immagini mostrano i sub che ispezionano il relitto più antico d’Inghilterra, affondato 750 anni fa al largo della costa del Dorset (Inghilterra del sud), con lapidi gotiche e calderoni per cucinare.

Il vascello del XIII secolo, soprannominato dagli archeologi “relitto del mortaio”, è stato scoperto nella baia di Poole nel 2020 dal subacqueo locale Trevor Small. La datazione degli anelli degli alberi ha rivelato che la nave è stata costruita con querce irlandesi abbattute tra il 1242 e il 1265, durante il regno di Enrico III.

Esistono relitti più antichi nelle acque britanniche, che risalgono all’Età del Bronzo, prima della formazione del regno d’Inghilterra, ma comprendono solo i resti del carico e nessuna struttura dello scafo. Questa è la prima nave di cui, per motivi ambientali, sono rimaste parti dello scafo.

Il nome della nave deriva dalle scodelle di mortaio trovate nello scafo e questa settimana è stata designata dal governo come relitto protetto.

Nella nave sono state rinvenute anche due lapidi incontaminate pre-intagliate in pietra di Purbeck, entrambe caratterizzate da un diverso disegno gotico.

Una raffigura una croce con la testa a ruota e l’altra una croce con il braccio strombato, entrambi stili comuni del XIII secolo. Sono stati scoperti anche dei mortai, che ora saranno esposti al Poole Museum.


Il relitto era carico di ciotole da mortaio, utilizzate per macinare il grano (Foto: Università di Bournemouth)
Questi tipi di lapidi erano un segno di status elevato e si trovano nei cimiteri delle chiese di tutta la costa meridionale. Tra i manufatti c’erano anche un grande calderone per cucinare la zuppa e un calderone più piccolo per riscaldare l’acqua.

Nel XIII e XIV secolo il traffico fra Inghilterra e Normandia, o fra vari  porti inglesi, era molto intenso e si riprendeva dopo lo stallo dell’alto medioevo. Gli ammiragli italiani ebbero un  ruolo attivo nello sviluppo dei commerci e dei traffici nella Manica. Ad esempio è noto che l’ammiraglio genovese Benedetto Zaccaria alla fine del XIII secolo aiutò Filippo IV il Bello di Francia a riorganizzare la flotta della Manica, giungendo perfino a pianificare il sacco dei porti britannici. Altri tempi….

 


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