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Analisi e studi

Ecco perchè Lega+M5S sono OBBLIGATI a mettere in stato di accusa il Presidente Mattarella per la scelta dei ministri (altrimenti i dubbi sarebbero troppi e toglierebbero credibilità alle Istituzioni Repubblicane)

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Parlo da privato cittadino che, preoccupato per le sorti del proprio Paese, ha atteso tre giorni per raccogliere idee e fatti su quanto accaduto nel fine settimana.

Dunque, mi sono convinto, dati alla mano, che è inderogabile ed obbligatorio fare in modo che le forze politiche coinvolte mettano il Presidente della Repubblica Mattarella in stato di accusa – come da prassi costituzionale – per la eventuale successiva rimozione. Questo per tre ordini di motivi.

Il primo, formale: se si permette al Presidente della Repubblica di scegliere la linea politica del governo la repubblica Italiana – e valesse anche per il futuro – l’Italia diventerebbe di fatto una dittatura non parlamentare, in quanto non ci sarà più la possibilità di una scelta politica nelle linee programmatiche da seguire. Tutto spetterebbe al presidente e tale aspetto è secondo me completamente fuori dalle prerogative del Presidente della Repubblica per come desiderato dai Padri Costituenti (vedasi oltre).

Il secondo, operativo e di prassi, se non si mette in stato di accusa oggi il Presidente della Repubblica si crea un precedente che verrà usato anche dai Presidenti successivi e quindi si sdoganerà definitivamente tale comportamento eventualmente CONTRARIO come vedrete sotto a quanto indicato dai padri costituenti, vedasi oltre e sopra.

Terzo motivo, giuridico: oltre a quanto previsto da eminenti Costituzionalisti, o Presidenti della Corte della Cassazione o addirittura membri dell’Assemblea Costituente sui loro eminenti testi giuridici usati per la formazione universitaria, soggetti hanno scritto testi sacri sul rispetto della Suprema Carta, C. Mortati  e Valerio Onida su tutti, – e non quello di consulenti di parte della Open Society citati da un giornale di tiratura nazionale, come analizzato ieri, vedasi LINKmi rifaccio a quanto indicato dall’Assemblea Costituente nella seduta di giovedì 9 Gennaio 1947 riportato sopra in cui viene specificato che “è assurdo pensare che il presidente della Repubblica possa presumere di scegliere se stesso i Ministri…“.

Costantino Mortati, deputato dell’Assemblea Costituente, “Istituzioni di diritto pubblico”, edizione del 1975, pag. 568.

Diritto Costituzionale, Valerio Onida, 2009, pg. 227

Or dunque, le parole soprattutto dell’Assemblea Costituente  pesano come macigni, anche e soprattutto per per la fonte di provenienza.

Ritengo dunque sia INDEROGABILE, anche come garanzia per la figura del presidente in merito ai suoi atti passati, la messa in stato di accusa del Presidente Mattarella al fine di mantenere intonse le caratteristiche democratiche della nostra Repubblica, nel rispetto della Costituzione. In tale maniera si permetterà anche alla giustizia di fare il suo corso, valutando, e dunque togliendo seri dubbi che oggi aleggiano sull’operato del Presidente della Repubblica sulla possibilità di scelti dei ministri.

Dico questo con tutto il rispetto possibile per le Istituzioni ed anche per la Presidenza della Repubblica. E se possibile togliendomi anche il cappello di autore di Scenarieconomici.it, vestendo quello di cittadino preoccupato per una eventuale deriva anti-democratica in questo Paese. I miei avi difesero l’Italia con le armi contro l’invasore, noi oggi dobbiamo difendere la Repubblica, in questo caso con nette prese di posizione come quella di cui al presente intervento, posizioni supportate da fatti (che secondo chi scrive pesano come macigni).

Mitt Dolcino


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