Esteri
E SE FOSSE TUTTA OPERA DEL DGSE ?
Per chi non lo sapesse il DSGE è la “Direction Genérale de la Sécurité Extérieure”, cioè la direzione dei servizi segreti francesi. Sin dal periodo napoleonico la Francia ha avuto sempre molta cura dei propri servizi di informazione, da sempre considerati fra i migliori al mondo. Ben finanziata, con oltre 600 milioni di euro all’anno, mantiene con grande cura i propri segreti, al contrario della CIA, e non ha casi Snowden. La segretezza è tale che non se ne conosce con precisione neppure il motto, che potrebbe essere “Partout où nécessité fait loi”, “Ovunque dove la necessità è legge”. Anche se ufficialmente mai confermato la DGSE controlla un sistema di ascolto delle comunicazioni , chiamato in fonti giornalistiche “Frechelon”, con centri d’ascolto in Europa e nei Territori d’oltremare.
Il governo italiano si è trovato in una posizione di sottomissione alla Francia in tre casi:
- la cessione del mare territoriale alla Francia nel Tirreno;
- il conflitto il Libia con la progressiva estromissione dei nostri interessi;
- il recente scandalo Tempa Rossa, che coinvolge la francese Total.
Una volta si sarebbe detto che “Tre Indizi costituiscono una prova”. Non è che la DGSE ha trovato qualche strumento per infiltrarsi nelle sfere governative italiane ? Oppure ha qualche strumento di ricatto verso alcuni membri del nostro governo?
Ai posteri l’ardua sentenza
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