Economia
E’ ancora boom Zes Unica, 840 AU e oltre 11 miliardi di euro i fondi prenotati
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a capir, dove si teneva il convegno dei giovani industriali, ha parlato ancora una volta della misura della Zes unica, voluto dall’ex ministro Raffaele Fitto nel 2023, definendola un modello di sviluppo, che dovrebbe essere steso, almeno per la parte che riguarda le semplificazioni a tutta Italia. Ancora piu chiara è stata in tal senso la presidente dei giovani di confindustria, che dal palco dell’assise di Capri, ha voluto elogiare la misura che ha contribuito a rendere il mezzogiorno la locomotiva economica del paese “Guardando a questa meravigliosa terra che ci ospita da 40 anni, il Mezzogiorno, la semplificazione introdotta con la Zes unica ha dato risultati straordinari: 800 autorizzazioni uniche rilasciate, 28 miliardi di investimenti, 35.000 nuovi posti di lavoro. E tutto questo a fronte di 4,8 miliardi da parte dello Stato in due anni. E allora, di fronte a questo successo abbiamo alcune domande per il Governo: perché la Zes unica, che ha dato risultati straordinari per il Mezzogiorno, non diventa una misura strutturale?”
Ed in effetti non è esagerato definire i risultati registrati dalla Zes unica in questi due anni di vita, eccezionali e superiori a qualsiasi piu rosee aspettativa. Sono ben 840 le autorizzazioni richieste dal 1 gennaio 2024 a fine settembre 2025. Ma il dato sulle richieste di credito d’imposta è quello che forse meglio definisce la portata del successo della misura. come già lo scorso anno quando le richieste superarono i 9 miliardi di euro ( a fronte dei1,6 miliardi di fondi) ora le richiesta sono schizzate a 11,4 miliardi ( a fronte di fondi stanziati per 2,2 miliardi di euro).
Le comunicazioni pervenute all’agenzia delle entrate sono 17.952, per un totale di 22,5 miliardi , ma gran parte delle richieste riguarda progetti ancora da realizzare. Ed è per questo che ancora prematuro parlare di mancanze di risorse, perchè le aziende dovranno confermare gli investimenti in una finestra temporale molto limitata che si chiude ai primi di dicembre. Il dato mostra come la Campania sia in testa in quanto a numero di richieste, con quasi il 50% del totale, seguita dalla Sicilia con 1582 e la Puglia con 1212.
Questi numeri mostrano lo straordinario lavoro compiuto dalla struttura di missione, cerata ad hoc, e guidata brillantemente dall’ avvocato Giosy Romano, una macchina cosi perfettamente oleata, che non ha sentito nemmeno il colpo della uscita dal governo di Fitto, il suo ideatore, per andare ad occupare il ruolo di vicepresidente esecutivo della Ue. Ma ora all’orizzonte si profila una riorganizzazione della struttura che si occupa di Zes, che verrà accorpata nel nuovo dipartimento del sud, guidato da Luigi Sbarra. La decisione ha lasciato un pò stupiti imprese ed anche qualche politico della maggioranza, che si chiedono la ratio di una decisione che modifica una struttura organizzativa che aveva funzionato cosi bene. Sbarra ha già tranquillizzato in questo senso, affermando che la Zes sarà rafforzata e dotata di maggiori risorse. C’è davvero da sperare che alle parole seguano, in questo più che mai, i fatti.
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