Due grafici da tenere d’occhio sull’evoluzione della finanza e della borsa

Abbiamo precedentemente parlato della piccola crisi finanziaria provocata dalla BoJ e che, apparentemente, si è conclusa rapidamente. La BoJ si è inchiana, ha promesso che in futuro non peccherà mai più di superbia e considererà i dati economici e la situazione di mercato prima di ritoccare i tassi, quindi tutto è bene ciò che finisce bene.

Sarà veramente così ?

Due grafici da considerare

Che può succedere sulla borsa USA? Goldman Sachs fornisce, tramite ZH, due grafici che meritano una certa considerazione nella valutazione della rischiosità attuale del mercato. Il primo è relativo ai volumi trattati a confronto con un indice di liquidità, calcolando quanto possono ancora ricorrere al debito gli operatori professionali a fronte di un’eventuali.

In rosso la liquidità calcolata a disposizione dei maggiori operatori, in blu i volumi. La liquidità disponibile è minima, mentre i volumi di mercato sono al massimo. Siamo in una situazione estremamente tesa, in cui il mercato è ricco di transazioni, ma gli operatori professionali hanno poche riserve con cui intervenire in caso di necessità per sostenerlo.

Quindi c’è il problema del ViX dell’indice di volatilità del CBOE , sia sul sia sul SP500 ,sia sul Dow Jones che rimangono ancora elevati sulle medie trimestrali, a indicare che la crisi non è completamente passata

Ricordiamo che una volatilità alta viene a significare un maggior rischio di calo nei valori della borsa. Quindi la situaizione non si è ancora completamente rasserenata.

Le discussioni fra gli economisti se gli USA stanno entrando in recessione o meno sono vive, ma una crisi finanziaria potrebbe far decidere molto rapidamente le parti.