Attualità
“Dottor Copper”, il rame, precipita e indica recessione profonda. L’indice manifatturiero USA conferma
Il rame, il cui prezzo è l’indicatore delle previsioni di andamento economico-industriale, visti gli ampi usi, oggi è letteralmente precipitato. Ora tocca circa 3,6 dollari la Libbra nei contratti future, ma è stato anche al di sotto di questo valore lungo la giornata.
Questo livello non si vedeva dal febbraio del 2021, e ci si sta avvicinando sempre di più ai livelli pre-covid, mentre i timori di una recessione che avrebbe compromesso la domanda continuano a pesare sul mercato. Tuttavia, la notizia che la Cina ha alleggerito le restrizioni di Covid-19 a Shanghai e ha allentato i mandati per i test ha aumentato le prospettive di un aumento della domanda. Inoltre, i dati industriali hanno mostrato un miglioramento dell’attività delle fabbriche in Cina. Il PMI manifatturiero cinese di Caixin si è attestato a 51,7 nel giugno 2022, tornando a crescere dopo tre mesi di contrazione. Sul fronte della produzione, i lavoratori del più grande produttore di rame al mondo, Codelco, in Cile, hanno raggiunto un accordo con l’azienda per porre fine allo sciopero nazionale. Questi significa che non ci saranno restrizioni sulla produzione, ma se la domanda non cresce il prezzo calerà.
Comunque il momento non positivo viene indicato da altri metalli quali argento, ferro e perfino il platino, quest’ultimo molto legato al settore auto. Tutti questi metalli indicano perdite consistenti, con il platino che ha perso il 14% in un mese e il 19% dall’inizio dell’anno.
Nel frattempo l’indice ISM manifatturiero, cioè l’indice che valuta l’umore degli addetti all’acquisto del settore manifatturiero USA è calato di ben tre punti
Questo significa che il settore manifatturiero USA non si attende nessuna crescita significativa, anzi un momento relativamente duro, se non una vera e propria recessione.
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