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Dopo il caso Monsanto-Glifosato il CEO della Bayer ne è ritenuto responsabile

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Il glifosato fa un’altra vittima, l’amministratore della Bayer  Werner Baumann. l’assemblea degli azionisti ha votato a maggioranza (55%) per NON liberare lui e gli altri dirigenti coinvolti dalle responsabilità per la disastrosa acquisizione dell’americana Monsanto, costata 63 miliardi di dollari e che ha soprattutto portato un cumulo enorme di potenziali e costose cause legali, dopo che ad agosto una corte della California ha, per la prima volta, visto un legame diretto fra l’uso del diserbante Monsanto Roundup, a base di glifosato, ed un caso di tumore linfatico mortale. Ora ci sono centinaia di cause in partenza contro la società che, potenzialmente, potrebbero costare decine di milioni di dollari l’una, generando danni  multimiliardari.

Il corso delle azioni della società è precipitato  in 3 anni da 140 a 61 euro proprio a seguito di questa fusione . Si doveva creare un “Campione nazionale” ed internazionale tedesco, si è distrutto oltre la metà del valore di una società che ha superato due guerre mondiali vendendo aspirine, eroina contro la tosse, e sulfamidici.

A questo punto, finalmente, qualcuno sarà ritenuto responsabile per gli errori economici e gestionali che hanno enormemente danneggiato gli azionisti. Una crescita globale si è rivelata un boomerang, rispetto ad una crescita interna ed equilibrata.

 

 

 


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