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Dopo DIDI Pechino stoppa la quotazione delle società cinesi in Occidente

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Didi sta ancora leccandosi le ferite, dopo essere stata esclusa dagli APP store in Cina,  e chi ha investito nelle sue azioni sta facendo i conti con una perdita del 25%.

Altre quattro società che erano  pronte a quotarsi in Occidente hanno deciso di fare retromarcia, e parliamo di giganti come Alibaba o Bytedance (TikTok) oppure di servizi innovativi nati su finanziamenti anche stranieri come la APP Keep (fitness, legata alla giapponese Softbank e a Tencent) e LinkDoc.

Tutte queste società hanno rinunciato a quotarsi a New York, cercando l’alternativa di Hong Kong, ma non è finita. Le ultime notizie mostrano che la China Securities Regulatory Commission sta studiando l’istituzione di un’agenzia speciale per rivedere in modo completo i piani delle società cinesi per la quotazione all’estero. Allo stesso tempo, sta per entrare in vigore il divieto di investimento statunitense sulle società militari cinesi e i principali indici internazionali hanno annunciato l’eliminazione di dozzine di società del paese orientale. Da ora in poi le società cinesi che vogliono quotarsi altrove dovranno avere il nulla osta del governo cinese, cioè il PCC.

Il 6 luglio, il Consiglio di Stato cinese ha emesso un avviso per rafforzare la supervisione delle azioni concettuali cinesi e ha dichiarato che avrebbe modificato i regolamenti pertinenti per le società cinesi da quotare all’estero.

In passato, la maggior parte delle aziende cinesi ha utilizzato  i regolamenti facenti parte del  “Variable Interest Entities (VIE)” per completare le modifiche alla propria identità aziendale quando si è rivolta a quotazioni all’estero . Ad esempio, Alibaba, Baidu, Country Garden, Lining e altre società hanno scelto di registrarsi nelle Isole Cayman o nelle Isole Vergini dei Caraibi per la comodità della quotazione all’estero, evitando la giurisdizione cinese o lunghe procedure di approvazione. Sinora  la China Securities Regulatory Commission non si è preoccupata della località dove  era registrata  della società , ma ora il suo atteggiamento è cambiato ed anche questo fattore è diventato importante. Secondo la nuova procedura, tutte le società che si preparano a quotarsi all’estero devono ottenere l’approvazione dai ministeri e dalle commissioni di regolamentazione cinesi competenti, senza più nessuna possibilità di trovare delle vie d’uscita alternative.

Perchè limitare l’accesso delle società cinesi ai mercati finanziari occidentali? :

  • mantenere uno stretto controllo sul management;
  • favorire il mercato finanziario di Hong Kong, un modo per compensare gli uomini d’affari locali che vedono una fuga dell’economia da un territorio sempre meno libero e sempre più di Pechino.

L Cina sta diventando sempre più un mercato chiuso, un ritorno al lato più oscuro della sua tradizione.


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