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Donald Trump a rischio attentato durante il suo viaggio in Europa? Lo scandalo pedofili incombe… L’Italia deve proteggere il Presidente USA

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Purtroppo gravi contingenze si stanno materializzando, le peggiori: oggi Donald J. Trumo, il 45. Presidente degli USA, è a rischio attentato come nessun altro presidente prima di lui dai tempi di JFK.

Una similitudine: come Kennedy, anche Trump è a rischio impeachment, stando almeno a quanto vogliono farci credere alcuni media (spesso di parte). Si, perchè forse non vi hanno detto che la famiglia Kennedy era molto vicina ad ambienti gangsteristici irlandesi, basti sapere che durante il proibizionismo il più grande “concorrente” di Al Capone nella vendita dell’alcool illegale, oriundo poi tolto dalla circolazione dall’FBI fatta da irlandesi (eh si…), era proprio il padre irlandese di JFK che ebbe la fortuna di sposare la figlia di un famoso politico bostoniano (Fitzgerald) che poi contribui a promuovere la nascita dell’agenzia di investigazione federale che incarcerò Capone (…). Va infatti ricordato che se JFK non fosse stato ucciso molto probabilmente sarebbe stato privato della presidenza USA….

Si noti bene che l’attuale tentativo di impeachment contro Trump mira ad evitare che venga scoperchiato il vaso di pandora della pedofilia che, sembrerebbe, coinvolge mezza Capitol Hill ed altrettanta elite mondiale. Infatti le carte sembra siano a disposizione dell’FBI da mesi ma purtroppo senza un’indicazione di procedere con completezza da parte della direzione. Se Jeff Sessions ed il suo vice Rosenstein – un tecnico cresciuto all’ombra dell’ex capo dei federali, Mueller, oggi procuratore speciale per l’inchiesta Russiagate – riuscirà a perseguire le persone coinvolte crollerà mezzo mondo che conta (l’FBI sembra avere tutti i dati a supporto, deve solo procedere ad istruire la pratica, cosa che Comey sembra si rifiutasse di fare in completezza, …).

Purtroppo la pedofilia è molto più pervasiva di quanto si possa pensare, fino a declinarsi in paganesimi vari perfettamente contrari ad esempio ai principi cristiani che hanno come vero paladino Papa Benedetto XVI.

Vedremo se articoli come quello sotto – la rete ne è piena ed oggi abbiamo avuto la conferma che non sono tutte fandonie con l’incriminazione di Anthony Weiner per pedofilia, strettissimo collaboratore della cerchia Clinton  – sono solo frutto di illazioni o c’è qualcosa di ben più concreto da scoprire, andiamo a poco:

Per queste ragioni Trump è a rischio. Egli annuncerà nei prossimi giorni il nuovo capo dell’FBI, che potrebbe essere una donna e/o potrebbe addirittura essere di religione cristiana. Ritengo infatti che, chiunque sarà il nuovo capo dell’FBI, avrà bisogno di molta fede per fare il suo lavoro. Bisogna ben chiarire come il principio del check & balance americano preveda a livello di giustizia penale e processuale federale un ente che incrimina (FBI) ed una funzione separata che approva le indagini e procede con il processo (DOJ). Obama aveva messo sue persone a livello di ministro del DOJ (Loretta Lynch), il suo vice (Yates), il capo dell’FBI (Comey), il suo vice (McCabe). Addirittura spacciando i vice – che sono quelli che poi fanno i gerenti nel transitorio e che guarda caso han minato la nuova presidenza dall’inizio – per indipendenti: falsissimo! Poi, anche le aberrazioni: fate conto che McCabe, il gerente pro-tempore attuale all’FBI, ha addirittura preso soldi (la moglie) dal partito Dem fino a far affermare alla CNN che “NON è adatto per il ruolo“; non aspettiamoci nulla da lui in quanto sa di non essere credibile, ndr.

Con il licenziamento di Comey, Trump ha tolto la stura alle indagini sulla pedofilia ed immediatamente è arrivato l’attacco concentrico contro di lui. Questa è la chiave per comprendere gli eventi che si sono accavallati a partire dalle dimissioni forzate dell’ex capo dell’FBI.

Si noti: chi ha fatto davvero licenziare il capo dell’FBI non è il politico Sessions né Trump ma il vice Rosenstein, il tecnico in seno al DOJ che ha firmato come indipendente l’inappropriatezza di Comey. Rosenstein è una persona cresciuta sotto Mueller, stimato ex capo dell FBI contrario anch’egli a certe degenerazioni, oggi procuratore speciale per il Russiagate (…).

Insomma, se è vero come sembra che l’inchiesta sulla pedofilia è pronta e scoppierà letteralmente in faccia a certe elites esoteriche una volta nominato il nuovo capo dell’FBI, ciò significa che bisogna evitare che questo succeda. E per evitare che succeda bisogna neutralizzare Trump, traete voi le conclusioni. Ecco il motivo degli attacchi alla Presidenza Usa in questi giorni.

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Chi ha da perdere da tale inchiesta? Mezza Capitol Hill democratica e mezza elite globale, soprattutto concentrata a Brussels e dintorni (sembrerebbe, una delle capitali della pedofilia mondiale, il caso Dutroux insegna). In più a temere Trump c’è anche l’asse franco-tedesco, la politica Dem-globalista ha permesso a Berlino di dooventare IL VERO COMPETITORE COMMERCIALE E MANIFATTURIERO DEGLI USA.

Dunque il Presidente USA è a enorme rischio di attentato nel suo viaggio in Europa e, soprattutto, in Italia. Non è un caso che lui dormirà presso una entità militare dicono ancorata al largo di Taormina o comunque presidiata da militari.

Non c’è che dire, Obama l’aveva costruita bene: per schermare i vizi di molti che contano, vedremo se anche i suoi.

In questi giorni vedrete dunque che l’EU si schiererà senza se e senza ma con i Dem USA contro Trump, ben sapendo che:

1. i prossimi a subire le ire trumpiane ed americane, soprattutto a livello economico, saranno proprio loro, i franco-tedeschi

2. l’asse Parigi-Berlino è il vero alleato dei Dem globalisti

3. Francia e Germania sembra avessero un accordo con Obama per sostituirsi agli USA in EUropa.

E, si noti, oggi come negli anni ’30 la Germania (e la Francia al seguito) hanno a libro paga mezza Capitol Hill, soprattutto Dem……

Stesso metodo dei nazisti che fortunatamente fallì con l’abdicazione di Edoardo VIII nel ’37 e la morte della parte tedesca della famiglia del principe Filippo in un oscuro incidente (…). Oggi invece abbiamo avuto il Brexit a cambiare gli equilibri. Si noti che Filippo – da sempre filo tedesco, come tutta la sua famiglia -, in quanto contrario al Brexit è stato esautorato da Sua Maestà la Regina Elisabetta II solo pochi giorni fa, mica a caso (il principe sta benissimo come salute, ma rompeva i coglioni, ve la faccio semplice).

Tutto torna (il crollo del dollaro è un buon segno, …).

Quanto sopra vuole essere un monito alle autorità italiane affinchè organizzino a dovere la difesa di Donald J. Trump durante la sua partecipazione al prossimo G7 italiano.

Uomo avvisato, mezzo salvato.

MD


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