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Domani sapremo come finisce la May e la Brexit

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La chiamata dello scorso venerdì dei deputati britannici è stata interrotta, o meglio rimandata, con grande calma a domani, lunedì 19 novembre. A questo punto sapremo quanti deputati Tories, conservatori, sono contrari a bere l’amaro calice del pessimo accordo concluso con l’Unione Europa.

Prima di tutto ricordiamo che l’accordo in questione è, oggettivamente,umiliante: al di là della clausola “Backstop” che potrebbe cancellare tutto all’ultimo minuto, vi sono dei punti che sono veramente poco digeribili per quanto riguarda l’intrusione della comunità su Regno Unito come:

  • l’impunità dei funzionari UE per qualsiasi cosa abbiano compiuto;
  • ancora per 8 anni una giurisdizione della Corte di Giustizia Europea, uno degli enti più odiati nel regno unito;
  • la non tassabilità di premi e pensioni che la UE paghi a cittadini britannici;
  • l’intrusione della UE negli affari dell’Irlanda del Nord ed a Cipro;
  • i cittadini UE otterranno una la residenza permanente dopo 5 anni di permanenza in UK, ma coa significheranno questi 5 anni lo deciderà la UE più che il regno unito

Lunedì vedremo che cosa succederà, sicuramente la May dovrà conquistare un po’ di voti, visto che i Tories hard brexiter sono, pare, oltre una ventina:

Da un lato gli Hard Brexiter chiedono che venga respinto l’accordo e tutto venga ridiscusso da zero, minacciando altrimenti una crisi di governo e facendo presente che il 90% dei conservatori giudica negativamente l’accordo, secondo le rilevazioni di alcuni mass media. Dall’altra parte i brexiter teneri minacciano di abbandonare il progetto brexit nel suo complesso. . Comunque vada il processo sarà lunghissimo ed esporrà la May alla possibilità di diversi imboscate.

Domani è solo il primo passo di un lungo processo, che prenderà mesi durante i quali il governo attuale sarà sottoposto a nuove prove. Riuscirà a giungere alla fine ?

 


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