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Euro crisis

Perché nessuno vi dice che l’Italia sarà in recessione a fine 2018? E che cercheranno di far venire la troika? It’s the dollar, stupid!

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Prima delle elezioni vi stanno nascondendo la realtà delle cose, per non farvi spaventare. Mica volete che si inneschi un (giusto) voto di protesta per l’incapacità – o meglio, per la corruzione – degli ultimi 4 governi italiani non eletti… Dunque ecco sparire dai giornali le brutte notizie, tutto deve andare bene, per definizione (hanno anche cancellato la pagine Wikipedia sulla “Bolla Previdenziale”, no comment). In particolare non vi vogliono far capire che – comunque vada – l’Italia sarà in recessione a fine 2018. E che questo non dipende dall’Italia, dalle elezioni, dall’instabilità che inevitabilmente verrà ma dal dollaro debole, ossia dalla stessa sfida inopinatamente mossa da Parigi e Berlino a Trump, sfida che li vedrà inevitabilmente perdenti in assenza di un colpo di stato negli States (…).

Ecco cosa diceva Repubblica nel 2014, prima che Obama facesse il regalo del dollaro forte all’EU (per salvare l’EU di Berlino…)

Poi, quando tutto sarà successo, daranno la colpa al nuovo governo per il disastro obbligandolo – così sperano a Bruxelles, anzi a Parigi e Berlino – a far arrivare la troika per sottrarre al paese le sue residue ricchezze. Contando che le valute dei paesi emergenti sono di norma correlati al dollaro, ci aspetta un bel caos… [la BCE sta facendo carte false per evitare un crollo del dollaro entro Luglio/Settembre prossimo]

È in corso il sacco dell’Italia e tale sacco è organizzato dall’estero, più precisamente da Parigi (per l’operatività). In sintesi, l’Italia usciva vincente dalla crisi subprime visto che le sue banche, più arretrate, non avevano investito in tali arcani prodotti, inclusa l’esposizione alla Grecia (a pegno di peggiori risultati finanziari nei precedenti 5-7 anni, ndr). Dunque venne chiesto all’Italia di partecipare al salvataggio delle banche europee, tecnicamente fallite, impelagate nel subprime greco. La risposta negativa di Berlusconi e alleati costrinse l’EU a richiedere all’Italia di permettere l’arrivo della troika in Italia per non si sa bene quale ragione – con la lettera di Draghi -. Tradotto, alla famosa risposta di Tremonti, “conosciamo modi migliori per suicidarci” fece seguito il golpe del 2011, perpetrato per il tramite della caduta di Gheddafi (che aveva salvato l’unica banca italiana impelagata nella crisi subprime per via delle sue partecipate estere, tedesche ed austriache, Unicredit). Seguì la folle austerità euroimposta di Mario Monti, una cura da cavallo che ha inevitabilmente mandato in crisi il tessuto produttivo italiano facendo accumulare a termine debiti inesigibili in seno alle banche italiane, i famosi NPL che leggiamo oggi sui giornali, 6 anni dopo. L’eliminazione del Rais rese parimenti ricattabile il Belpaese coi migranti che sbarcano in Sicilia che, ricordiamolo sempre, sono in gran parte trasferiti via aereo dalla Turchia alla Libya per poi farli arrivare in Italia (nota: Erdogan è d’accodo, viene pagato a peso d’oro per questo, proprio dalla EU – circa 3.5 mld di euro all’anno).

Oggi vediamo la messinscena mediatica per giustificare – dopo le elezioni del 4 marzo – il successivo avvento dei commissari liquidatori europei, per far diventare Roma come Atene. Non ci credete? Basta aspettare qualche mese…

Vi dò un aiuto a decriptare i messaggi: oggi tutti i media – e tutti i funzionari affiliati al governo degli scorsi 6 anni, Ignazio Visco incluso – dicono pubblicamente che bisogna continuare con le riforme e va abbattuto il debito. Ossia il nuovo governo dovrà continuare con l’austerità euroimposta. Sì, vogliono convincervi che:

– Suppostamente, oggi l’economia va bene (falso)
– Che nel caso ci fosse un declino successivo sarà dipeso dell’incertezza post elezioni (in grandissima parte falso)
– Ovvero ci sarà bisogno di misure straordinarie tra cui,
–      PRIVATIZZAZIONI (soprattutto dell’acqua, richiesto espressamente da Parigi)
–      IMPOSTA PATRIMONIALE, chiamata in gergo “consolidamento del debito pubblico”

La verità è totalmente un’altra: l’Italia oggi è già in recessione a causa del dollaro debole (in realtà ci aspetta una malattia terminale molto più seria, la “Stagflazione in regime di cambi fissi”, letale, approfondiremo in seguito, …). Se solo il dollaro resterà a 1.24 come è oggi il PIL italiano – tempo che l’effetto rivalutazione dell’euro entri in circolo – a fine 2018 sarà attorno allo zero o poco sotto, altro che salita del 1.5% nel 2018 e nel 2019! Se salirà a 1.30 ed oltre entro giugno prossimo sarà il crack, in Italia. A maggior ragione in assenza di stimoli economici, vietati dall’EU e abiurati da Moscovici un mesetto fa in riferimento al Belpaese.

Or dunque, nulla del caos che verrà dipenderà dal governo prossimo o dall’instabilità post elezioni, alcuni sperano serva per indebolire l’euro (ma non preoccupatevi, le nomine alla Fed compenseranno abbondantemente l’instabilità italica): poche settimane fa abbiamo dimostrato matematicamente che l’Italia è già in recessione a causa del dollaro debole, con elaborazioni basate su documenti ufficiali (vedasi articolo sopra, al LINK).
La propaganda oggi vuole invece convincervi che la colpa sarà dell’instabilità post elezioni e del nuovo governo incapace di gli versare e dunque vi costringeranno ad accettare tasse folli e privatizzazioni nefaste a compensazione.

Anche il ducetto (al soldo dell’EU franco tedesca), scappa…

Notate, siamo arrivati al disastro attuale grazie a primi ministri al soldo di francesi e tedeschi, pensate che addirittura Enrico Letta è stipendiato dall’Università dei servizi segreti francesi! È notizia di oggi – come riportato dall’eminente sito politico.eu – che addirittura Renzi si è accordato con Macron per andare alla commissione EU dopo Juncker (fatto salvo venga coinvolto in scandali italiani, …).
Avete capito bene, comprano i politici per fottere il paese, danno milioni a pochi per rubare centinaia di miliardi all’Italia. Chi? Francesi e tedeschi, i primi con furto diretto, i secondi col frutto sistemico nascosto dietro l’euro.

Volete la prova che fra poco si scatenerà una crisi pilotata contro l’Italia? Dovete sapere che sia l’EU che Moody’s hanno annunciato che ritarderanno a dopo le elezioni le prognosi per crescita e stabilità del rating italiani….

Purtroppo devo essere onesto: nel mio piccolo non riesco ad incidere sulla situazione, sono 5 anni che spiego le cose e ho solo perso tempo. Anche se le mie teorie inizialmente considerate azzardate si stanno dimostrando, tutte o quasi, assolutamente corrette.

La verità è che la situazione è talmente compromessa che nemmeno a spiegare le cose, ad avvertire, a supportare  serve a qualcosa. Ormai è tutta nebbia, da parte di politici scellerati che stanno ammazzando il Paese. E sulle supposte fake news, ormai è provato che sono ad uso e consumo selle sinistre globaliste per nascondere i danni fatti. Guardate l’esempio della ministra Fedeli dell’Università, ricordando che non è nemmeno laureata (ed aveva pure falsificato il suo CV scrivendo che invece lo era, a che livello siamo caduti…, fate CLICK sull’immagine sopra).

Auguri, avete ancora una possibilità: il voto del 4 Marzo prossimo.

MD


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