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Economia

Disastro auto europea: calo delle vendite ad agosto del 18,3%

Ad agosto grave caduta delle vendite di auto in europa, con un calo addirittura di un terzo delle vendite di auto elettriche e ibride con ricarica. Un vero disastro. Ma i consumatori ancora vogliono auto di marche europee??

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Il settore auto in europa dà segni di crisi profonda e non si vendono più auto. Nel mese di agosto, secondo i dati comunicati dall’ Acea, sono crollate le immatricolazioni di nuove automobili (-18,3%) con risultati negativi in tutti e quattro i principali mercati: perdite a due cifre sono state registrate in Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%), con il mercato spagnolo in calo del 6,5%. Una situazione drammatica, che renderebbe necessaria una reazione delle autorità europee, ma che non ci sarà.

Nel periodo gennaio agosto 2024 le immatricolazioni di a uto nuove sono aumentate dell’1,4%, raggiungendo quasi 7,2 milioni di unità. La Spagna (+4,5%) e l’Italia (+3,8%) hanno mostrato performance positive, ma modeste. Il mercato francese, così come quello tedesco, ha invece registrato una stagnazione dei risultati (rispettivamente -0,5% e -0,3%).

Auto elettriche in brusca caduta, soprattutto in Germania e Francia

Il mese scorso, le auto puramente elettriche hanno rappresentato il 14,4% del mercato europeo, quota in calo rispetto al 21% dell’anno precedente. Per il comparto si tratta del quarto mese consecutivo di ribassi quest’anno, in netto contrasto con gli aumenti quasi costanti del 2023. Anche le immatricolazioni di auto ibride plug-in hanno registrato un notevole calo del 22,3%. Lieve frenata anche per la quota combinata di auto a benzina e diesel, che è passata al 44,3%, dal 45,1%.

Per quanto riguarda le immatricolazioni, quelle delle auto elettriche a batteria (Bev) nel mese di agosto sono scese del 43,9% a 92.627 unità (rispetto alle 165.204 dello stesso periodo dell’anno precedente), con una quota di mercato totale che è crollata al 14,4% dal 21% dell’anno precedente. Il calo è stato determinato dalla brusca frenata nei due maggiori mercati per le auto Bev: Germania (-68,8%) e Francia (-33,1%). Da gennaio ad agosto sono state immatricolate 902.011 nuove auto elettriche a batteria, pari al 12,6% del mercato.

Ad agosto crescono solo gli Hybrid Electric Vehicle

Le immatricolazioni di auto ibride plug-in sono diminuite (-22,3%) il mese scorso, in scia a cali registrati in tutti i principali mercati. Ad agosto, le auto ibride plug-in hanno rappresentato il 7,1% del mercato automobilistico totale, in diminuzione rispetto al 7,4% dello scorso anno, con 45.590 unità vendute. I veicoli ibridi-elettrici (Hev) sono l’unico tipo di veicolo che ha registrato una crescita nel mese agosto, con un aumento delle immatricolazioni del 6,6% a 201.552 unità. Tre dei quattro maggiori mercati per questo segmento hanno registrato un aumento: Spagna (+12,6%), Francia (+12,5%) e Italia (+2,5%), mentre la Germania (-0,1%) è rimasta stabile. La quota di mercato dell’ibrido-elettrico ha raggiunto il 31,3%, rispetto al 24% dell’agosto 2023.

Stellantis devastata (-29,5%),  Renault e Bmw

In forte calo Stellantis -29,5% a 92 mila unità, con una quota di mercato che passa dal 16,7% al 14,4%,  con un calo di oltre il due percento.,  mentre negli 8 mesi il calo è del 3,2% a 1,2 milioni di unità, pari a una quota del 17,5%. Fra i brand, perdite superiori al 40% per Citroen, Fiat, Lancia, DS, mentre Peugeot e Jeep hanno perso circa il 15%.

Vendite in calo anche per Bmw (-15,6%), Renault (-14,9% a 64.392 unità e una quota del 10%), Hyundai (-14,5%), Toyota (-4,3%) e Mercedes (-12,7%). In evidenza Volvo +28,6% a 16mila unità e +38% da inizio anno., forse perché ha deciso di non abbandonare più i motori termici.

Frena pure Tesla (-43% a 15.534 unità) che perde oltre un punto percentuale di quota mercato scendendo al 2,4%. In rosso, infine, la cinese Saic con il marchio MG -27,5% a 8.300 unità.

VolksWagen annuncia alkmeno 30 mila licenziamenti e la chiusura di tre stabilimenti

Intanto VW inizia a far intuire il proprio piano di risanamento, con un piano lacrime e sangue che prevede 30 mila licenziamenti e almeno due o tre stabilimenti in chiusura. La transizione elettrica alla tedesca non ha funzionato, e non è detto che poi ci siano altri tagli.

Forse sarebbe meglio chiedere ai consumatori cosa possono e cosa vogliono acquistare

La crisi è talmente profondo che bisognerebbe inziarsi a chiedere se l’offerta delle case automobilistiche europee sia adatta ai consumatori europei sia come caratteristiche, sia come prezzi. Nessuno si è mai chiesto se una Opel Corsa elettrica con un prezzo di oltre 36 mila  euro una Golf GTE da 45 mila  euro abbia un possibile mercato. Nessuno si è fatto questa domanda?

 


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