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Dichiarazione conclusiva Missione FMI in Italia, giugno 2014 (METTETE DEL TABACCO IN QUEL CHE FUMATE PER FAVORE ! ! ! )

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renzi 2

“Il nostro è un paese arrugginito, un paese impantanato, incatenato soffocando burocrazia, da norme, regolamenti e codici ….”

(Primo Ministro Matteo Renzi, febbraio 2014)

 

 Un recupero Fragile sottolinea l’urgenza della riforma Continua

L’economia sta lottando per uscire dalla sua profonda recessione.

(LOTTA? CHI STA LOTTANDO? E PER FARE COSA?….PARE INVECE SE NE STIA TRANQUILLA TRANQUILLA SOTTO LO ZERO PERCHE’ NESSUNO LA VEDA!!!….HAI VISTO MAI…DOVESSERO FARLA CORRERE TROPPO ! ! ! )

italia e fmi 1

Esportazioni costanti e una ripresa dei consumi privati ​​stanno compensando le turbolenze rigide per gli investimenti a condizioni di credito restrittive, soprattutto per le piccole imprese.

 (RIPRESA DEI CONSUMI? MA QUANDO MAI ! ! !)

italia e fmi 2

Il grande gioco economico ha contribuito a spingere l’inflazione ben al di sotto dell’uno per cento, aumentando il carico reale sui debitori.

 (ECCO QUESTA E’ UNA GRANDISSIMA VERITA’)

La ripresa resta fragile e la disoccupazione inaccettabilmente alto, evidenziando la necessità di azioni politiche coraggiose e rapide.

Sono necessari profondi cambiamenti strutturali per rendere l’Italia un paese più dinamico che si adatta rapidamente ai cambiamenti del mondo e sia sede di imprenditori innovativi.

Mercato del lavoro, politica di concorrenza, piccole e medie imprese (PMI), e sistema giudiziario sono quattro aree collegate in cui le riforme dovrebbero sbloccare il significativo potenziale di crescita.

Un riequilibrio fiscale per consentire aliquote fiscali più basse e un aumento della spesa produttiva può anche contribuire a risollevare le attività.

La missione vede le seguenti aree prioritarie per sbloccare la produttività e il potenziale di crescita in Italia.

 

A) Riforme del lavoro: un contratto con la graduale rafforzamento della tutela aumenterebbe l’equità riducendo dualità, soprattutto se si trattasse di sostituire contratti a tempo indeterminato esistenti. 

 (AHI!….PORCODDUE…..MA IL PD L’HA VOTATO LO STATALE ASSIEME AL PENSIONATO ! ! ! )

Per consentire alle imprese di adeguarsi più rapidamente alle mutevoli condizioni economiche, l’Italia dovrebbe promuovere a livello aziendale la contrattazione salariale, insieme a una maggiore flessibilità nei contratti nazionali.

La differenziazione dei salari pubblici tra le regioni potrebbe anche contribuire a migliorare il legame salari-produttività nel settore privato.

 B) Efficienza giudiziariaL’Italia dovrebbe considerare di rivedere le spese di giudizio, limitando appelli eccessive, lo sviluppo di indicatori di performance per tutte le giurisdizioni, e incentivare il ricorso alla mediazione.

 C) La politica della concorrenza:  Portare avanti l’impegno a legiferare raccomandazioni dell’autorità antitrust da settembre 2014 sarebbe un primo passo importante per accrescere la concorrenza, favorire nuovi entranti, e abbassando il costo dei servizi.

 D) La crescita delle PMI e dinamismoLe PMI sono la spina dorsale dell’economia italiana. Ma lavorano ad alta leva finanziaria e ci sono meno start-up che altrove nell’area dell’euro. Riorientare il sostegno pubblico per start-up potrebbe promuovere lo sviluppo di nuovi settori di crescita.

 E) La lotta alla corruzione: potrà migliorare il contesto imprenditoriale e la crescita. La legislazione anticorruzione 2012 è un passo nella giusta direzione e pone le basi per efficaci attività anti-corruzione.

F) Politica fiscale favorevole Crescita e Stabilità: dopo diversi anni di difficile adattamento, l’Italia ha raggiunto uno dei più alti avanzi primari in area dell’euro un fattore chiave nel rafforzare la fiducia. Tuttavia, più deve essere fatto per abbattere l’elevato livello del debito pubblico e rafforzare la solidità delle finanze pubbliche.

Nel breve termine, la politica fiscale ha bisogno di trovare un delicato equilibrio tra l’impostazione del rapporto debito su un percorso discendente evitando un eccessivo serraggio dei conti pubblici che farebbe deragliare la fragile ripresa. 

Un avanzo modesto strutturale l’anno prossimo sarebbe opportuno per abbattere il debito più velocemente. Sforzi di privatizzazione dovrebbero essere completati rapidamente. Per sostenere l’economia, la priorità dovrebbe essere quella di perseguire il riequilibrio di bilancio alla crescita da:

  • Abbassamento pressione fiscale . Maggiore risparmio della spending review e le spese fiscali più basse consentirebbero la riduzione delle imposte sul lavoro devono essere ampliati e resi permanenti, e permettere maggiore detrazione per i rendimenti azionari delle imprese (ACE) per stimolare gli investimenti. Maggiori sforzi per ridurre l’evasione fiscale farebbero liberare ulteriori risparmi per riequilibrare e aumentare l’equità di aggiustamento fiscale.

FORBICI

  • Spendere più produttivamente: Le riforme pensionistiche del 2011 hanno rafforzato la sostenibilità. Tuttavia, la spesa pubblica in Italia ha uno dei più alti vantaggi per gli anziani e più bassi livelli di spesa per l’istruzione nell’area dell’euro. Nel breve termine, lo spostamento di risorse dalle più alte pensioni verso l’istruzione e le politiche attive del mercato del lavoro dovrebbe rafforzare la produttività e l’occupazione giovanile e contribuire ad affrontare il grande squilibrio intergenerazionale.

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Bene, ora almeno sappiamo dalla viva voce del Fondo Monetario Internazionale quello che è il loro suggerimento per il nostro paese…..UOMO AVVISATO, MEZZO SALVATO ! ! !

Ma proseguendo, in fondo, a noi ci comanda l’europa che guarda caso ha emesso il seguente documento a marzo 2014:

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dove si leggono le seguenti TREMENDE PAROLE:

“Italy is experiencing excessive macroeconomic imbalances, which require specific monitoring and strong policy action. In particular, the implications of the very high level of public debt and weak external competitiveness, both ultimately rooted in the protracted sluggish productivity growth, deserve urgent policy attention”

Ops! URGENT POLICY ATTENTION!?!?!?!?

Le conclusioni poi entrano maggiormente nel dettaglio:

“In 2013, Italy has made progress toward its medium-term fiscal objective. However, there is a risk that the adjustment of the structural balance in 2014 is insufficient given the need to reduce the very large public debt ratio at an adequate pace.”

Ed ecco preannunciata la richiesta di un amanovra finanziaria per riportare il cammino del debito pubblico verso la sua NON CRESCITA DI MEDIO LUNGO TERMINE grazie al pareggio di bilancio strutturale!

OHI OHI RAGAZZI!….SON DOLORI!

Non lo ritenete possibile?

Fossi in voi MEDITEREI su questo grafico della Commissione Europea:

 

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Almeno un’altro mezzo punto di manovra finanziaria mi sa che non ce lo toglie nessuno !!!!!

mauri and il prof

Maurizio Gustinicchi

Economia5Stelle

 

 

 


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