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Deutsche Bank: una bomba si muove per l’Europa, e non è italiana

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Cari amici,

Deutsche Bank è una bomba che si muove , o non si muove , nel sistema creditizio tedesco. Prima di tutto mettiamo in luce che DB è una banca che, dal punto di visto operativo, non va per niente bene

Se nel primo trimestre 2017 si mostravano i risultati di un tentativo di rendere la banca più efficiente, il primo trimestre 2018 mostra un’involuzione. La colpa viene data all’andamento sfavorevole del cambio, ma il lavoro di una banca come DB è quello di gestire questo tipo di rischi, e prevederlo. Se non lo fanno loro chi deve farlo, la Banca Popolare di Vattelapesca ? Insomma il reddio operativo prodotto è poco, pochissimo, e non siamo sicuri che si ripeterà nel secondo trimestre, con il mare in tempesta dei tassi che si avvicina.

I derivati sono un problema? All’apparenza si

In pratica molto meno perchè i derivati sono delle scommesse in cui DB funge da totalizzatore, per cui quello da analizzare è la posizione netta che al 31/12/2017 era di 22 miliardi. Tanto comunque, tale da ridurre di un terzo il patrimonio netto e mettere in crisi i coefficienti di patrimonializzazione. Senza contare che i dati provengono da valutazioni interne DB, per cui sono da prendere con le molle….

Che fare ? L’idea geniale è stata quella di proporre la fusione con CommerzBank, secondo il comune principio bancario per cui per chiudere un buco devi aprire uno più grande. Geniale, vero ? In realtà il matrimonio potrebbe mai realizzarsi ed il motivo lo vediamo in due grafici:

Questa è CommerzBank

Insomma CommerzBank va un po’ meglio, anche come quotazioni, di DB. Attualmente il valore di borsa di DB è di 19 miliardi, un terzo del valore di libro di 63, e questo la dice veramente lunga sulla fiducia degli azionisti nella società . Convincere gli azionisti CB a fondersi sarà un’impresa veramente divertente, perchè assumerebbe l’aspetto di un “Seppuku” bancario degli azionisti CB.

DB può fallire? Teoricamente si , anche S&P ne ha ridotto il rating a BBB+, ed i Credit Default Swap sulle obbligazioni subordinate sono cresciuti.

Non un buon segno, ma ormai DB è “Too big to fail”, soprattutto per l’immagine tedesca. Anche se tutto sta andando contro alla sua sopravvivenza, con un aumento dei tassi che preparare un credit crunch devastante per i prossimi anni, il debito USA ai top, ed un bel Firesale sul debito ad alto rischio , quali sono ormai i titoli DB, la grande banca NON fallirà. Qualcuno a Berlino interverrà con qualche decina di miliardi di euro, o un centinaio, ma sicuramente qulla che ne emergerà non sarà la DB attuale, ma una sorta di fornitore di credito al dettaglio a prezzo calmierato. Un “Freddie Mac” in salsa germanica. O almeno ce lo auguriamo.


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