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Deutsche Bank denuncia perdite record e probabilmente niente utile per il 2015

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db

 

Non è un buon momento per la Germania. Oggi  l’amministratore delegato John Cryan ha annunciato che  il gruppo effettuerà 6,2 miliardi di euro di svalutazione nel corso del terzo trimestre 2015.

Le svalutazioni hanno colpito Postbank, la controllata cinese Hua Xia Bank ed hanno interessato anche un accantonamento in spese legali per 1,1 miliardi di euro.

A causa di queste perdite, per la prima volta da sessanta anni, il consiglio di amministrazione probabilmente deciderà di non distribuire dividenti per l’anno 2015. Inoltre è anche possibile che i bonus per i dirigenti ed i dipendenti vengano cancellati, anche se niente è stato ancora deciso a proposito. La banca ha affermato che queste svalutazioni non colpiranno i suoi rapporti di capitalizzazione, e che quindi non sarà necessario chiedere ulteriori sforzi ai soci, notizia che probabilmente è stato un notevole sollievo per gli stessi ed ha portato ad un lieve rialzo in borsa.

Cryan , che ha sostituito nella scorsa primavera Anshu Jain  e  Jürgen Fitschen in una piccola rivoluzione manageriale, si trova di fronte un compito molto difficile. Inizialmente si riteneva che DB  soffrisse per una incapacità del suo management di punto. Una analisi più attenta invece ha rivelato che proprio il suo core business non è profittevole. La sua attività come banca d’affari è poco profittevole, ed il ROE come banca ordinaria. Goldman Sachs ha messo bene il luce come le prestazioni della DB sia ampiamente sotto la media degli istituti bancari europei.

DB da GS

Cryan sta cercando di proseguire nel piano, già iniziato dai suoi predecessori, per recuperare redditività con tagli dei costi e semplificazioni strutturali. Ha cercato di ridurre i costi per 3,5 miliardi vendendo Postbank , trasformando profondamente la propria divisione banca d’affari ed in generale cercando una maggiore efficienza. Però è possibile le Cryan e la sua opera siano giunti troppo tardi, e che comunque la banca pagherà duramente la propria inefficienza. Gli utili del primo quarto , già ad aprile, erano stimati come in caduta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un dimezzamento a 559 milioni di euro. La vendita di Postbank ha ridotto i costi, ma ha anche ridotto di oltre 600 milioni di euro i ricavi.  Questo fatto, unito alle svalutazioni , porterà ad un risultato negativo da qui a fine anno.

 

 

 


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