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Delega Fiscale: evitare una tassa patrimoniale è un bel modo per far cadere un Governo

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Ci sono cause da combattere e altre per le quali non vale la pena sacrificarsi. Impedire una riforma fiscale che pone le basi per una pesante imposizione patrimoniale, proprio mentre il paese sta affronta una crisi economica di cui non si comprende ancora l’ampiezza e la profondità.

In questa situazione estremamente pericolosa il Governo Draghi, in ossequiante obbedienza agli ordini di Bruxelles, anche i più assurdi, ha deciso una revisione dei valori catastali. Perché rivedere i valori degli immobili, se non per  aumentare la tassazione? Tutto il resto, tutte le promesse fatte da Letta etc, non sono altro che aria fritta che viene offerta per imbonire i fessi e giustificare una riforma che nessuno veramente vuole, se non un pugno di scherani del PD.

Ancora più scandaloso è il fatto che il governo pensi di chiedere la fiducia, un governo che dovrebbe essere di “Unità nazionale” e nato per affrontare pochi, limitati, obiettivi condivisi, come il PNRR e la guida durante il Covid. Almeno questa era la giustificazione ufficiale, perché poi, da come si è capito, tutto questo non è servito ad altro che a far rieleggere il presidente Mattarella. Alla fine il governo Draghi non sembra altro che il frutto di una attenta e astuta macchinazione per giungere ad una facile conferma presidenziale eliminando il maggior concorrente. L’Unità Nazionale però non comprendeva la Delega Fiscale, tema sul quale è OVVIO che ci siano posizioni politiche diverse.

Come si poteva imporre una tassa patrimoniale in un paese con il 70% della popolazione proprietaria di un’abitazione? Semplice, fingendo un governo di Unità nazionale e quindi utilizzandolo per applicare gli obiettivi del PD, cioè quella dell’anti-italiana Bruxelles. Come sottolinea Fassina su La verità, l’imposizione della fiducia su una Legge Delegata, come minaccia di fare Draghi, è perfino una norma contraria alla Costituzione: la Legge Delegata nasce da un mandato del Parlamento, ma la fiducia la trasforma in una imposizione del Governo. Che allora lo stesso provi a presentare una legge ordinaria e poi vediamo come va a finire.

Comunque sia, per ora Lega, Forza Italia e perfino Lupi, il lato debole, sono contrari alla Fiducia e alla revisione del Catasto. Vedremo se terranno duro, e comunque se riusciranno a mandare a casa un mediocre governo, quello che vede il gas come un problema solo di “Aria condizionata”. Far cadere il governo su un tema come la revisione del catasto e l’imposta patrimoniale, o l’aumento delle imposte comunali collegate, è un buon modo per andarsene. Soprattutto in attesa delle prossime elezioni.


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