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Attualità

DEF al 2,4% di deficit: un bivio politico, non economico per l’Europa.

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Ieri il governo ha finalmente definito il DEF e, in attesa di leggere approfonditamente le norme contenute, anche grazie all’aiuto del nuovo autore di Scenari Economi, Dario Polini,  fiscalista, abbiamo assistito ad un momento di follia politica, molto più che economica.

Sembra che mezza Europa abbia perso il lume della ragione, prima di tutto perchè il deficit rimane comunque a livelli bassi:

Una differenza del 0,1% rispetto all’anno prima, quasi un nulla. Tra l’altro il previsionare AMECO; cioè del datavase dell’unione europea, prevedeva uno 1,7%, quindi alla fine la differenza dello 0,8%. Il tutto al di sotto del 3%, al di sotto del 2,9% dell”Austero” Monti, del 2,5% del ridente Renzi, e bel lo 0,4% del napoleonico Macron, tra l’altro con la possibilità che il 2,4% sia un valore reale, ma ieri si è assistito ad una follia di dichiarazioni e, sinceramente , di bestialità.

Facciamo un esempio: queste sono le dichiarazioni fatte da Tajani a Porta a Porta:

Una sciocchezzuola così , che mettiamo con i 1000 miliardi di perdite al giorno della Comi di due mesi fa (ma glielo aveva detto Brunetta…) e che è insensata perchè :

  • gli interessi non sono indicizzati allo spread, ed anche se vi dovesse essere un’influenza indiretta è minima;
  • sono numeri a caso, letteralmente (un mutuo alla francese fa variare le quote fra interessi  capitale   a seconda della vita residua, la frase quindi non ha senso);

Insomma c’è stata una corsa ad allarmare ed a diffondere notizie per lo meno superficiali, ed uso un eufemismo. Del resto questo fa parte di un gioco alla disinformazione, di un ciclo negativo:

 

Informazione distorta in Italia >> informazione distorta in Europa >> pressioni economiche >> pressioni politiche >> Informazione distorta in Italia.

Per capire a che punto la distorsione può arrivare vi fornisco due informazioni: Milano ha perso il 3,5%. ma anche Francoforte ha perso oltre 1,4%. Inoltre il sistema bancario è stato particolarmente colpito negli ultimi tempi, come mostra questo grafico postato su twittier da @pippocamminadritto.

MSCI sono i mercati emergenti, e GSIB sono le banche sistemiche. Come vedete mentre l’indice azionario USA prosegua la sua crescita, l’indice dei paesi emergenti e quello delle grandi banche soffre. Dato il peso del sistema bancario sulla borsa italiana questo andamento negativo internazionale ha accentuato le tensioni interne.  Parliamoci chiaro: in Europa con 939 mila miliardi di derivati in mano alle Banche Sistemiche , di cui 888 utilizzati solo per il trading, il problema  è il debito pubblico italiano (meno del 0,25% dei derivati)?

Eppure è nata questa autentica follia, per cui forze interne ed esterno invocato il fallimento dell’Italia, anches e questo sarebbe un autentico suicidio anche per loro. Ad esempio Handelsblatt, da quasi per scontato che vi sarà un downgrading fra un mese, senza rendersi conto che un’azione del genere richiederebbe o l’intervento di Banca d’Italia , o di BCE , oppure semplicemente l’uscita dalla EMU. Seriamente chi può essere tanto pazzo da desiderare una soluzione del genere ? Sicuramente non qualcuno che possa avere a che fare con il governo o le istituzioni italiane, ma solo chi è troppo innamorato del potere in quanto tale.

 

 

 

 

 


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