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Decriptiamo l’attuale politica italiana alla luce degli eventi globali: dove stiamo andando? Pur con innumerevoli prese in giro il Governo può aver ragione

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imageMi sono trattenuto dal commentare la politica italiana, ormai da un pezzo… L’unica eccezione che mi sono concesso e’ stata lo stigmatizzare le posizioni – frutto di chiara decadenza senile – del pericolosissimo reazionario di Repubblica chiamato Eugenio Scalfari, esempio lampante che il vino diventando vecchio migliora si’ ma solo fino ad un certo punto, quando è andato a male nemmeno per l’aceto si può più usare. Ultimamente il terribile vecchio c’è l’ha con tutti, adesso anche con Renzi (incredibile, dopo averlo fortemente voluto, ndr). Comportamento tipico di una persona molto anziana.

Bene, oggi vediamo un mondo apparentemente impazzito in preda ad Isis e Daesh, un mondo con voglia di fare guerre, di uscire dal guscio della democrazia tornando a vari fascismi in chiave moderna, tutti noi abbiamo visto sui giornali il reiterato richiamo post Bataclan non solo alle armi ma a leggi eccezionali che tolgano un po’ di democrazia con i fini della maggiore sicurezza e della lotta al terrorismo.

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Quello che non ci dicono è il fine, perché capita tutto questo? La sicurezza, ma solo in apparenza: molto facilmente non è cosi, magari fra qualche decina di anni scopriremo che questi attentati islamici sono assolutamente sovrapponibili al caso dell’incendio del Reichstag dove venne incriminato Marinus Van der Lubbe, il comunista olandese che giustifico’ con il suo supposto gesto (Goering disse di averlo visto appiccare il fuoco o qualcosa del genere) la successiva invasione nazista dei Paesi Bassi e la necessità della lotta al comunismo. Sappiamo come è poi andata a finire, molto dopo però.
Ca va sans dire – il francese oggi è assolutamente d’obbligo, dopo il Bataclan – che si scoprì successivamente che l’incendio al Parlamento tedesco l’avevano appiccato i nazisti per fomentare la reazione popolare che poi li portò al potere e successivamente alla guerra, la famosa dottrina Goering vaticinata dal processo di Norimberga (spaventa un popolo, digli che è attaccato dall’esterno e gli farai fare quello che vuoi). È tutto questo assolutamente senza far notare che oggi come allora il motivo è prettamente economico, leggasi uscire da un crisi secolare che sta stritolando il mondo industrializzato e relativi – incapaci – governi, crisi per il caso della WWII figlia degli eccessi che culminarono nel crollo del ’29, prima del 1939 la grande depressione non era ancora stata risolta in entrambi i lati dell’Atlantico (servì una guerra mondiale per dare lo stimolo economico necessario).
In tutto questo vorrei capire perché Scalfari invece di cimentarsi in ardimentosi ed inutili commenti sulla politica di basso cabotaggio – commenti superflui è pur anche inutili per la razza umana – non approfitti dei suoi ultimi anni per spiegare queste cose al popolo bue. Sono arrivato alla conclusione che forse non lo fa proprio per evitare che popolo bue possa evolvere, lui che è per definizione parte della casta che ci ha portato in questo cui de sac!

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Quanto sta dietro al caos che vediamo tutti i giorni non è un segreto: il modello capitalistico americano è arrivato al capolinea, il suo massimo rappresentante – gli USA di Obama – sembra (…) in irrimediabile declino ed i paesi che han munto dalle sue mammelle rischiano di morire di fame. O meglio, di far morire di fame il proprio popolo, come la storia ci insegna le elites riescono sempre a salvarsi in queste situazioni! E sempre grazie alla solita asimmetria di potere ed informativa, naturalmente a loro favore. Ecco perché oggi sempre più si parla di restaurazione, di una nuova forma di feudalesimo economico; la differenza col passato è solo una – ma grandissima – ossia che i feudatari di domani avranno comunque bisogno dei consumi del popolo per sopravvivere loro stessi, non dico prosperare ma solo per perpetrare il proprio status.

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Ed ecco, come nelle più grandi decadenze degli imperi venire alla ribalta i condottieri peggiori ed improbabili, Obama ad esempio che ha sbagliato davvero tutto, viste le conseguenze successive alla fine del suo mandato sono pronto a scommettere che nessun presidente nero verrà mai più eletto a Washington.
Per colpa sua l’impero del dollaro sta crollando e con esso anche il benessere americano che ha permesso agli USA per oltre 75 anni di scambiare preziose merci per carta verdastra di dubbio valore. Questa è una prima vera ragione del caos che vediamo, il vacuum di potere. Dunque i vassalli USA stanno oggi cercando una nuova connotazione che permetta loro di non cadere in miseria, garantendo la transizione a quello che verrà grazie alle ricchezze dei deboli che possono essere depredate, deboli da annoverare sia tra i paesi nemici – Daesh e Isis di fatto creano nuovi nemici nella fila dei paesi produttori di petrolio, infatti le vittime sono ricchissime ma oggi non se ne rendono conto a causa di un prezzo del petrolio ai minimi, prezzo fissato su borse finanziarie gestite da coloro che sono interessati a fare le guerre – che tra i supposti partners, l’Italia è come sempre la ricca preda in seno all’EU con moderna spoliazione da effettuare per mezzo della truffa della moneta unica.

Cosa manca? Solo il secondo punto, il più importante per chi non è al comando: i paesi occidentali cd.avanzati sono sull’orlo del fallimento ossia, detto in altri termini, non possono permettersi il welfare a cui hanno abituato i propri concittadini. L’Europa è l’esempio per antonomasia: vedasi la Francia che ha la maggior spesa per il welfare in EU, o la Germania che ha costruito una società in cui gli anziani sono tra i più poveri del mondo, i pensionati poveri di Grecia ed Italia ad esempio sono molto meno numerosi e pervasivi nelle loro rispettive società. Ed il miracolo spagnolo tanto decantato dagli iper europoidi semplicemente NON esiste, la crescita di Madrid si basa su deficit enormi ammessi dall’Europa al contrario di quanto succede per altri paesi dove non si ammette assolutamente nulla!

 

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In particolare la Germania è molto più povera di come ce la descrivono o meglio in Germania esiste una concentrazione di ricchezza anche superiore a quella degli USA, con innegabili squilibri la’ da venire. Ma questo non ve lo spiega nessuno…. Si, perché altrimenti capireste che tenere i periferici nell’euro serve oltre che a depredarli a breve termine con tasse insulse anche e soprattutto per costruire luoghi dove i poveri pensionati dei paesi supposti ricchi possano svernare il termine della loro esistenza, aspettate e vedrete, i crucchi sono micidiali nella loro pianificazione invasiva a lungo termine [memento la contabilità analitica degli ebrei da saponificare]: se avrò ragione – si vedrà – i terroristi economici europei del 2050 saranno loro!

Ed ora l’Italia di Renzi. Pur rispettando, Non amo molto il primo ministro fiorentino perché non mi piace farmi prendere in giro, forse perché non mi piace che nessuno mi racconti balle. Ma devo riconoscere che ci sta prendendo nella strategia (oltre che per i fondelli) e per questo non ritengo sia giusto attaccarlo. Aspetto che attacchi frontalmente la Germania difendendo gli noteresti nazionali per ricredermi… Come vedete su SE esistono numerose anime, differenti voci ed opinioni: vorrei fosse lo stesso anche per media ben più blasonati ed ascoltati.

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Vabbe’, dopo questo piccolo panegirico, voglio sottolineare come l’unica opzione per l’Italia resti quella da una parte di sottrarsi alle guerre, viste le ottime reazioni con il mondo arabo sarebbe un errore scommettere oggi su una vittoria totale e globale di improbabili coalizioni fatte di pezzi di Europa deviata, forze russe col fiato corto in termini di mezzi e di economie sottostanti al quasi disastro. Dall’altra giocare la carta del più grande alleato non anglosassone di Washington in Europa; o meglio, se una scommessa va fatta è quella che gli USA siano preda di una défaillance temporanea fatta di un presidente impresentabile e di varie contingenze politiche interne che impediscono oggi a Washington di “esprimersi al meglio” (l’unica possibilità che i democratici hanno per risollevare le proprie sorti elettorali sono di veder scatenata una grossa guerra da combattere, ma né Putin né i a Repubblicani USA ci stanno cascando). È incredibile come per convenienze politiche di breve termine il mondo rischi anche l’estinzione….

In tutto questo Renzi fa bene a rinnegare un intervento militare nel vicino medio oriente senza un obiettivo finale chiaro, ci hanno soffiato la Libya con questo trucchetto e non faremo due volte lo stesso errore. La Libya tornerà vicina a Roma a tempo debito, appunto il tempo per i libici di scorgere di chi è il colpevole delle loro tragedie (ossia l’invidiosa Parigi), dando tempo che una nuova somministrazione “normalmente americana” si insedi all’Oval Office. Anche perché se l’Italia seguisse questa Europa deviata e filorussa prima o poi sarebbe Roma ad essere depredata in qualche modo, molto probabilmente dagli stessi che oggi si dicono partners ma che invece combattono per la loro sopravvivenza soprattutto economica! Confermo per altro l’allineamento dello scrivente ai valori atlantici.

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Quello che Renzi sbaglia e non attaccare oggi in forma diretta quella Bruxelles che vuole continuare ad imporre ai periferici inutile austerità. Anzi – diciamola tutta – trattasi di una austerità con lo scopo di depredarci! Renzi sta prendendo per i fondelli gli italiani dicendo che sta abbassando le tasse, che c’è vera crescita, che stiamo andando bene. Tutte balle, crescita non c’è n’è perché le tasse dono troppo alte e le tasse sono alte perché Bruxelles non vuole che si faccia più deficit con lo scopo di mantenere sostanzialmente solido l’euro, esso stesso un modo per giustificare il drenaggio di ricchezza dai periferici vittime del rigore al centro Europa in crisi esistenziale e strutturale. Ovvero, radice del problema, stare nell’euro ci sta stritolando impedendo di svalutare la nostra moneta: gli incompetenti che vi dicono che sarebbe un errore per l’Italia uscire dall’euro o sono stupidi o più propriamente – per loro interessi – sono in malafede: un paese fortemente manifatturiero come il nostro, paese che per altro sta rapidamente avviandosi verso una qual forma di emancipazione energetica con il rinnovabile, un paese il cui popolo è abituato a gestire processi inflattivi, un paese che NON va assolutamente comparato con paesi ricchi di materie prime (che oggi sono in grossissima e strutturale crisi a causa dei prezzi bassi delle risorse, anche questo aspetto è parte di un piano ben congegnato) avrebbe enormi vantaggi uscendo oggi dall’euro. Ed il caso italiano è perfettamente unico, grazie al debito alto avremmo una forte svalutazione con la nuova lira in grado spiazzare i competitors industriali stranieri, per questo facciamo così paura.

Renzi deve capire che se vogliamo sopravvivere come paese democratico, unico e relativamente benestante dobbiamo uscire dalla moneta unica. È questo passa per una sfida a Bruxelles sull’austerity, vedrete che la nostra non partecipazione alla coalizione guerreggiante europea ci condurrà a maggior rigore nei conti.
Consci per altro che quando al nostro alleato USA converrà noi potremo avere gli strumenti per uscire del giogo europeo incentrato sull’asse Franco-tedesco,min asse traditore per gli USA (la nostra uscita non dipenderà da nostri interessi ma da quelli americani).
Dunque, che il Governo smetta di raccontare balle agli italiani e si concentri sulla preparazione dei passi successivi, quelli veramente risolutivi. Basta tasse a basta rigore deve essere un mantra da ripetere ad ogni piè sospinto.

Mi aspetto fuoco di fila contro il nostro governo troppo filo USA e troppo poco europoide, fuoco guarda caso proveniente dalle fila ex nobiliari filo europee che tanto avrebbero da perdere da una svalutazione della nuova lira.
Senza capire che tanto non saranno loro a decidere…

Mitt Dolcino


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