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Debunkeriamo il Debunker: il caso Montagnier e lo sterco gettato fuori dal “Contesto”

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Viviamo nell’epoca dei “Debunker”, cioè di gente pagata per affermare la verità di una parte a scapito di un’altra. Una volta questo lavoro si faceva in molto più raffinato, finanziando poeti, filosofi e anche fior di giornalisti. Oggi si fa fornendo risorse finanziarie a personaggi che, altrimenti, svolgerebbero funzioni più utili dal punto di vista economico e sociale, quale l’allevamento, l’agricoltura o la scrittura delle parole crociate: i cosiddetti “Debunker”.

“Un vero giornalista; spiega benissimo ciò che non sa” scriveva Leo Longanesi, uno che se ne intendeva. Il che è legittimo: il sapere deve essere diffuso e volgarizzato, entrando nei meandri della società, Il problema è che un giornalista “Che spiega e non sa”, un divulgatore vecchio stile, mai si sarebbe permesso di contraddire la fonte. Invece i Debunker moderni si permettono, dal proprio “Non sapere”, di contestare altri “Che sanno”, perché, solitamente, pagati da qualcuno. Ed ecco che arriva il “Debunker”.

Facciamo il caso pratico: ieri arriva a Milano il professor Montagnier, premio Nobel per la medicina a Milano. Parla brevemente in pubblico, ha una certa età, e dice cose sulle campagne vaccinali che potranno essere condivise o meno, ma che chi sà potrebbe contestare in punta di scienza. Eccovi il video:

Non voglio entrare nel merito: non sono un medico e,, anche se potenzialmente potrei fare delle ricerche sugli scritti scientifici in materia, non ho il tempo per farlo. Un lavoro che, fatto  seriamente, porterebbe via un paio di giorni.

A meno di un’ora dal suo intervento abbiamo il “Debunkerizzatore” ufficiale, pagato da Facebook, che si mette a debunkerizzare Montagnier:

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Il problema è che il “Debunker” debunkerizza cose che Montagnier non ha detto a Milano, dando l’impressione di parlare senza aver ascoltato il discorso, per la verità piuttosto breve, Il Debuker ha debukerizzato… non si sa bene cosa, delle frasi che lui stesso ha estrapolato, non si sa bene da dove, ma che non hanno nulla a che fare con quanto detto a Milano.

Tra l’altro se è accettabile che un medico contesti Montagnier, magari meglio se bravo, ci chiediamo sulla base di cosa sia possibile, per uno laureato in X debunkerizzare, falsificare, alcunchè di ciò che non è la sua materia, prendendo, anche lui, frasi a caso prese da scritti scientifici i più vari. Sembra, peggiorato, il metodo dei Gesuiti del XVIII secolo, che impiccavano le persone su frasi tolte dal loro contesto, Allo stesso modo qui si falsifica con quattro citazioni a casaccio.

In realtà il tempo brevissimo trascorso fra l’articolo di “Debunkerizzazione”, volgarmente definibile di sputtanamento, e il discoro tenuto a Milano, è talmente breve che sorge dubbio, ben fondato, che l’articolo in questione sia un vero killeraggio giornalistico scritto a freddo ben prima dell’intervento del Nobel. Sarebbe stato molto divertente se questi, cogliendo tutti di sorpresa, avesse invitato tutti a vaccinarsi! Che avrebbe fatto Open, avrebbe debunkerato lo stesso?

La cosa più scandalosa è, appunto, che queste opere di killeraggio mediatico vengono pure ben pagate. Anche se la loro efficacia mi sembra sempre più scarsa.

 

 

 


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