Attualità
Debito USA:enorme e crescente
Debito pubblico USA, sempre crescente, nonostante e tetti sul debito e il PIL in sviluppo
Periodicamente, e con ragione, gli analisti come Wolf street attraggono l’attenzione sulla dimensione del debito USA e sul suo andamento sempre crescente.
Oggi il debito pubblico statunitense è balzato di altri 61 miliardi di dollari, superando così la soglia dei 36 trilioni di dollari, cioè 36.000 miliardi, a 36,03 trilioni di dollari, solo quattro mesi dopo aver superato la soglia dei 35 trilioni di dollari (26 luglio) e 11 mesi dopo aver superato la soglia dei 34 trilioni di dollari (29 dicembre), secondo i dati forniti oggi dal Dipartimento del Tesoro.
Una crescita veramente impressionante come si può notare dal grafico
Finora, quest’anno, il debito nazionale è cresciuto di 2.000 miliardi di dollari, nonostante una crescita del PIL ben superiore alla media dei 15 anni.
È questo l’aspetto sorprendente: il governo ha accumulato questi enormi debiti nonostante un’economia in forte crescita. Nessuno vuole nemmeno immaginare come si gonfierebbe il debito in caso di recessione, con un calo delle entrate fiscali e un’impennata delle spese. È semplicemente assurdo che ciò avvenga in tempi di congiuntura favorevole, quando il debito, solitamente, si riduce rispetto al PIL.
Questo non sta accadendo per gli USA , come si nota dal grafico sottostante che mostra appunto il rapporto debito PIL
Il Debito “detenuto dal pubblico”.
Di questi 36,03 trilioni di dollari in titoli del Tesoro, 28,69 trilioni sono “detenuti dal pubblico” in conti negli Stati Uniti e in tutto il mondo, in conti di intermediazione, in banche, in compagnie di assicurazione, in centri finanziari, in banche centrali, nella Fed, ecc. Ecco il relativo grafico:
I restanti 7,34 trilioni di dollari del debito sono detenuti nei fondi pensione del governo federale, nel fondo fiduciario della previdenza sociale e in altri conti governativi “interni”, e non vengono scambiati. Quindi possono essere considerati fuori dai mercati.
È per questi 28,69 trilioni di dollari che il governo deve trovare acquirenti, anche se la Fed ha scaricato i suoi titoli del Tesoro nell’ambito del QT, sbarazzandosi ormai di 1,43 trilioni di dollari in titoli del Tesoro.
Gli investitori sono invogliati a comprare titoli del Tesoro per via del rendimento e se perdono interesse e smettono di comprare, il rendimento sale fino a quando altri investitori lo trovano interessante e comprano. Quindi ci sarà sempre domanda di titoli del Tesoro USA, ma il rendimento potrebbe essere più alto, il che alla fine diventa un problema per il governo perché deve pagare gli interessi.
Gli investitori stranieri hanno fatto marcia indietro e hanno caricato i loro camion.
A settembre, tutti gli investitori stranieri (in rosso nel grafico sottostante) hanno aggiunto 170 miliardi di dollari alle loro disponibilità di titoli del Tesoro USA – oltre la metà di questo aumento è stato effettuato dall’area euro – portando le loro disponibilità alla cifra record di 8,67 trilioni di dollari.
Negli ultimi 12 mesi hanno aumentato le loro disponibilità di 880 miliardi di dollari, pari al 15,4%! La Cina e il Giappone, che hanno ridotto le loro disponibilità, sono stati sostituiti da acquirenti entusiasti in Europa, Regno Unito, India, Canada, Taiwan, nei centri finanziari, ecc:
In realtà una parte dei titoli europei sono detenuti con forme fiduciarie verso terzi, così come quelli dei paradisi fiscali, per cui è difficile identificarne il reale possesso.
Comunque il debito USA sta crescendo, e cosa succederebbe se gli USA affrontassero una crisi come quella del 2007-2009? A che punto arriverebbe?
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