Attualità
DDL 228/16, OVVERO LA TUTELA DEI CONSUMATORI VIENE SEMPRE DOPO I DESIDERI DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Presto in Senato sarà discusso il DDL 228, che dovrebbe “Uniformare” la normativa italiana con quella europea. Nel 90% dei casi quando vedete la frase “Armonizzare la normativa nazionale ed europea” potete essere certi che vi è una bella fregatura per i consumatori italiani. Ed infatti anche in questo caso l’Europa NON smentisce la sua pervicace volontà di danneggiare i nostri cittadini a favore di qualche multinazionale o azienda estera.
Nella norma vi sono due parti che omettiamo : la prima sulle modifiche delle procedure sull’esecuzione dei diritti familiari ed alimentari e l’assistenza gratuita a proposito. La seconda è specifica sul diritto navale. Lasciamo le due parti a trattazione separata da parte di specialisti.
Dato che ci piacciono le cose pratiche iniziamo con un bell’elenco delle porcherie contenute nel decreto:
A) ADDIO SCADENZA DELL’OLIO. La normativa italiana non era perfetta: imponeva di indicare un “Termine minimo di conservazione” (il famoso “Consumare preferibilmente entro”) di 18 mesi dall’imbottigliamento. Era una normativa blanda, perchè parlava di “Imbottigliamento”, non di “Produzione”, e l’olio extra vergine perde le sue qualità organolettiche a partire dal 20-24 mese, per cui l’olio poteva anche essere più vecchio perchè conservato sfuso prima di essere imbottigliato. Comunque era un temine certo, in qualche modo. Ora la normativa modificata LASCERA’ AL PRODUTTORE LA SCELTA DEL TERMINE MINIMO DI CONSUMAZIONE. Quindi se il vostro olio non saprà di niente o sarà cattivo, saprete di chi è la colpa.
B) MIELE. Sempre nelle etichettature, se fino ad ora bisognava indicare i paesi di provenienza dello stesso in ordine alfabetico , ora si può scrivere semplicemente “Paesi UE” o “Paesi extra UE”. che poi venga da una zona della Cina fortemente inquinata, da Fukushima, o dalle incontaminate vette delle Ande a voi consumatori non deve interessare. Mangiate e tacete !
C) ETICHETTE E PROVENIENZE : nel 2012 era stata imposta una etichettatura per i prodotti da lavorazione di materia prima agricola principale che imponeva di indicare, oltre che il luogo di lavorazione, anche il luogo di provenienza della materia prima agricola. La finalità era di tutelare le produzioni agricole italiane dalla concorrenza straniera, per cui ad esempio la mozzarella doveva indicare se era di latte italiano o di latte straniero . QUESTA NORMATIVA VIENE QUASI COMPLETAMENTE CANCELLATA perchè considerata in contrasto con quella europea. L’indicazione del paese d’origine della materia prima dovrà essere indicato solo quando la sua assenza può trarre in inganno il consumatore. Un criterio molto soggettivo e labile. Ad esempio una ditta toscana potrà comprare cosce di maiale olandesi e potrà evitare di indicarne l’origine, tranne, ovviamente, che non indichi che il prodotto “E’ fatto con cosce toscane”. L’ennesimo colpo alla nostra agricoltura ed al nostro allevamento , a favore dei grandi gruppi nordici.
D) GIOCO. Sinora le società che volevano offrire formule di gioco online in Italia dovevano avere sede in Italia. Questo permetteva una tassazione diretta di questa aziende. QUESTO OBBLIGO VIENE A CADERE. Le aziende potranno avere sede ovunque nell’area UE. Addio agli incassi per lo Stato Italiano. Inoltre cade l’obbligo di dichiarazione nei redditi per le vincite conseguite in un altro paese UE. Il costo di questa modifica è di oltre 6 milioni per le casse dell’erario.
E) NIENTE BOLLO AUTO PER GLI STUDENTI STRANIERI, che non prendono residenza in Italia ed applicazione del regime forfettario per quanto riguarda i veicoli importati temporaneamente. Un regalino.
F) ESENZIONI PER GLI AUTOTRASPORTATORI ALBANESI che erano prima sottoposti ad un diritto fisso allo sbarco.
G) MALEDETTO BASILICO E MALEDETTO RISOTTO. Per motivi intellegibili prezzemolo e basilico passano dal 10 al 22 ed i preparati per risotto dal 4 al 10% di IVA. Il pesto non è amato a Bruxelles, e neppure il risotto….
H) VIENE LIMITATO IL CONCETTO DI CLIENTE “VULNERABILE” per le forniture del gas , cioè di chi non può veder tagliate le forniture neppure in caso di razionamento e cercando di collegare il concetto di “Cliente protetto” e “Cliente vulnerabile”. Vedremo cosa questo comporterà in pratica.
I) NUOVE CONDIZIONI PERI CONSORZI AGRARI, perchè le attuali agevolazioni sono considerate da Bruxelles “Aiuti di stato”…
Insomma come sempre l’Europa impone un serie di normative danneggianti e confuse , che quando incidono, lo fanno negativamente sui diritti dei nostri cittadini.
Quando riusciremo a riprendere il controllo del nostro destino ?
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