Economia

Dazi, il Canada fa marcia indietro con gli USA: una vittoria per Trump?

Il primo ministro canadese Mark Carney annuncia la rimozione dei dazi di ritorsione sui prodotti statunitensi coperti dall’accordo USMCA. Una mossa che allenta la tensione commerciale e rafforza il dollaro canadese, ma che lascia in vigore le tariffe su acciaio e auto.

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Un’altra grande economia e un altro Paese fanno marcia indietro, e Trump vince ancora: venerdì il primo ministro canadese Mark Carney ha annunciato che il Canada rinuncerà ai dazi di ritorsione in linea con gli Stati Uniti, mentre entrambi i Paesi lavorano per allentare la tensione nella disputa commerciale. La cancellazione dei dazi riguarderà tutti i prodotti coperti dal USMCA, il trattato nord americano sul commercio.  Quindi anche Ottawa si arrende. 

Carney, in una conferenza stampa tenutasi venerdì, ha affermato che gli Stati Uniti hanno chiarito che non applicheranno dazi sui prodotti canadesi che rispettano i termini dell’accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Messico e Canada. Anche Politico ha descritto la situazione in modo molto chiaro: Carney fa marcia indietro con una concessione importante:

“Abbiamo il miglior accordo al mondo in questo momento”, ha detto Carney ai giornalisti a Ottawa, sottolineando che l’aliquota media dei dazi statunitensi sui prodotti canadesi è del 5,6%, la più bassa tra i partner commerciali degli Stati Uniti. “Oggi il governo canadese sta armonizzando i propri dazi con quelli degli Stati Uniti”.

Tuttavia, ha sottolineato che alcuni dazi, in particolare quelli sull’acciaio, l’alluminio e le automobili, rimarranno in vigore. Lo hanno indicato anche altre fonti citate in vari rapporti.

“In questo contesto e in linea con l’impegno del Canada nei confronti dell’USMCA, annuncio oggi che il governo canadese allineerà la propria posizione a quella degli Stati Uniti eliminando tutti i dazi canadesi sui beni statunitensi specificatamente coperti dall’USMCA”, ha dichiarato Carney, anticipando che la modifica entrerà in vigore il 1° settembre.

“Il Canada e gli Stati Uniti hanno ora ristabilito il libero scambio per la stragrande maggioranza dei nostri beni”, ha aggiunto.

La Casa Bianca ha accolto con favore la mossa: “Accogliamo con favore questa mossa del Canada, che era attesa da tempo. Attendiamo con interesse di proseguire le discussioni con il Canada sulle questioni commerciali e di sicurezza nazionale che stanno a cuore all’amministrazione”, ha dichiarato un funzionario dell’amministrazione Trump. E ancora, secondo le ultime notizie riportate dai media canadesi:

  • Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha elogiato la rimozione dei dazi, definendola “bella” e affermando di voler “essere buono con il Canada”.
  • Trump aveva aumentato i dazi su alcuni prodotti canadesi al 35% il 1° agosto.
  • L’amministrazione Trump aveva affermato che l’aumento dei dazi sul Canada era una risposta al traffico di fentanil e alla precedente decisione del Canada di reagire con dazi di ritorsione.

Il Dollaro canadese si è rafforzato notevolmente rispetto al dollaro statunitense oggi, a mostrare che la mossa giuverà al Canada.

Reuters ha esaminato la transizione da Trudeau:

Il predecessore di Carney come primo ministro, Justin Trudeau, ha imposto il 6 marzo dazi del 25% su 21 miliardi di dollari di merci importate ogni anno dagli Stati Uniti in risposta ai dazi iniziali di Trump.

I 30 miliardi di dollari canadesi facevano parte di un piano di ritorsioni complessivo che mirava a colpire 155 miliardi di dollari canadesi di merci importate dagli Stati Uniti, anche se i restanti 125 miliardi di dollari canadesi sono stati rinviati.

Carney aveva ripetutamente affermato di avere un mandato dal pubblico per “tenere testa” all’amministrazione Trump, ma purtroppo è l’ultimo di una serie di leader mondiali che invece hanno ceduto di fronte all’immensa pressione tariffaria e commerciale.

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