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Euro crisis

D’ANTONI, L’EURO E L’AFRICA

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Sapete perche’ la Boldrini disse che lo stile di vita degli africani sara’ presto uno stile di vita diffuso?

Perche’ da loro (gia’ poveri), l’Euro ha iniziato a funzionare alla grande, prima che da noi!

Se ne e’ accorto anche D’Antoni:

il quale twitta un 0ezzo in cui si racconta che:

“…..Così, mentre l’Africa è ricca, la sua interazione con i sistemi monetari e commerciali mondiali, Lascia milioni di cittadini in povertà estrema – incapaci di acquistare anche nutrizione sufficiente per vivere. Il “accordo di libero scambio” (EPA) tra l’UE e le nazioni dell’Africa occidentale è un dispositivo simile al “vuoto”. Infatti, gli Stati dell’Africa Occidentale sono ancora impantanati nella dipendenza post-coloniale non perché non dispongono delle risorse disponibili per definire il proprio percorso di sviluppo, ma piuttosto, a causa delle istituzioni postcoloniali che sono state istituite per mantenere il controllo da parte di Gli ex colonialisti di quelle risorse. Non contenta di rovinare la prosperità dell’Eurozona, l’Unione sta pressando alcune delle nazioni più povere del mondo ad adottare le stesse modalità monetarie e fiscali fallite e poi andare avanti – e firmare accordi di libero scambio con accesso reciproco.

Dodici di 16 paesi dell’Africa occidentale sono considerati paesi meno sviluppati (LDC) o poveri in lingua comune.

Le 12 nazioni dell’affissione a cristalli liquidi sono Benin, Burkina Faso, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Senegal, Sierra Leone, Togo, mentre i 4 non LDC sono Capo Verde, Costa d’Avorio, Ghana e Nigeria.”

Come vedete, come cerco di spiegarvi da tempo, non scappano dalle guerre ma dall’Euro!

Preparatevi, i prossimi saremo noi!

Ad maiora.


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