Attualità
Danni da effetti avversi vaccino: grosse proteste anche in Corea del Sud
Americani ed europei non sono le uniche persone a esprimere scetticismo nei confronti dei vaccini COVID prodotti da una manciata di giganti farmaceutici, in particolare Pfizer e Moderna. Mentre aumentano le segnalazioni di decessi e altri “eventi negativi per la salute” sospettati di essere innescati dai vaccini, i sudcoreani stanno scendendo in piazza per protestare contro il rifiuto dei loro governi di riconoscere migliaia di morti che molti credono siano stati causati dai vaccini.
Ci sono state 492 morti sospette dopo le vaccinazioni in Corea del Sud, soprattutto di giovani, ma le modalità estremamente restrittive di valutazione degli effetti avversi ha lasciato una grande incertezza fra la gente. Il governo ha segnalato una connessione solo in una manciata di casi gravi. Ma si è anche mossa per riconoscere e risarcire le vittime: ad esempio, un assistente infermieristico è stato riconosciuto ad agosto come vittima di un incidente sul lavoro e ha ricevuto sussidi governativi dopo aver subito una paralisi a seguito della vaccinazione COVID di AstraZeneca.Ad agosto, il governo ha indagato sulla morte di un adolescente senza condizioni di salute di base a seguito dell’inoculazione con il vaccino Pfizer-BioNTech COVID.
Ma in assenza di risposte più concrete, migliaia di sudcoreani scendono in piazza per protestare contro il mandato del vaccino in uno dei paesi più pesantemente vaccinati al mondo.
Secondo RT, un’associazione chiamata COVID Vaccine Victims and Families Council ha tenuto manifestazioni in diverse città della Corea del Sud. I dimostranti di domenica hanno marciato dal municipio di Busan all’Università nazionale dell’educazione di Busan in una grande manifestazione tenutasi nella seconda città del paese.
C’è anche la possibilità che lo scetticismo sui vaccini possa diventare un problema nelle imminenti elezioni presidenziali di Corea del Sud. La scorsa settimana, il Partito del Potere del Popolo dell’opposizione ha tenuto un’audizione pubblica sugli effetti collaterali dei vaccini, invitando le presunte vittime e le loro famiglie a suggerire il sostegno a nuove strategie per affrontare l’epidemia che potrebbero essere adottate dal candidato presidenziale Yoon Seok-yeol.
Kim Jong-in, il presidente della campagna elettorale del partito, ha accusato il presidente in carica Moon Jae-in e la sua amministrazione di essere indifferenti ai danni causati dai vaccini.
“Penso che la gente abbia raggiunto un punto in cui non può fidarsi del governo”, ha detto Kim.
Il governo ha promesso di risarcire le vittime degli effetti collaterali del vaccino prima che arrivassero i primi colpi. Ma è anche responsabile della determinazione dei casi che meritano un risarcimento, un fatto che ha classificato alcune presunte vittime, che si sentono fregate.
Circa l’83% dei sudcoreani è stato vaccinato contro il Covid-19, il tasso più alto tra le nazioni del G20, ma le proteste segnano un’epoca un paese estremamente ordinato e ligio al dovere. Però una democrazia conquistata a fatica è molto più sensibile alle minacce esterne.
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