DifesaUSA
Dall’Ufficio Difesa al “Dipartimento della Guerra”: La Riforma Hegseth Stravolge l’Esercito USA. Addio DEI, Bentornato “Massimo Standard Maschile”
La visione del Segretario Hegseth a Quantico: un’agenda per la guerra che azzera le politiche “woke” e punta su droni, AI e disciplina ferrea.

Un’adunanza senza precedenti, centinaia di generali e ammiragli convocati d’urgenza a Quantico, Virginia, per ascoltare il nuovo verbo del Segretario alla Difesa Pete Hegseth. L’evento, di per sé eccezionale per le implicazioni logistiche e di sicurezza – solitamente si ricorre a una teleconferenza – ha fatto da palco per una dichiarazione di intenti che è un vero e proprio terremoto ideologico e strategico per il Pentagono.
Hegseth ha subito messo le cose in chiaro, inaugurando il suo discorso con una frase lapidaria e che farà discutere: “Buongiorno, e benvenuti al Dipartimento della Guerra, perché l’era del Dipartimento della Difesa è finita.”
L’Urgenza della Guerra e la Ricetta per la Potenza
Il Segretario ha dipinto uno scenario di “urgente necessità”, dove “i nemici si radunano e le minacce crescono”. Un momento che, secondo la sua visione, non lascia spazio a distrazioni e richiede un immediato potenziamento delle capacità belliche. La sua ricetta, pur se in linea con l’approccio keynesiano all’investimento pubblico in chiave militare, è estremamente pragmatica e focalizzata sulla tecnologia:
- Aumento di risorse: Più truppe, munizioni, missili Patriot, sottomarini e bombardieri B-21.
- Innovazione tecnologica: Maggiore enfasi sull’Intelligenza Artificiale (AI in everything), sugli effetti cibernetici e sui sistemi anti-UAS (droni).
- Velocità e Spazio: Necessità di maggiore rapidità decisionale e potenziamento della componente spaziale.
L’Azzeramento dell'”Ideological Garbage” del “Pattume ideologico”
Il nucleo più controverso del discorso è stato l’attacco frontale e senza mezzi termini alle politiche sociali adottate nell’era precedente, definite apertamente come “spazzatura ideologica” che ha “infettato” il dipartimento.
Hegseth ha formalmente bandito quelle che ritiene delle “distrazioni” dal focus primario: la guerra.
La Questione del Fitness: Solo il “Massimo Standard Maschile”
Un punto caldo, e cavallo di battaglia di Hegseth (noto per le sue riserve sull’arruolamento femminile nelle unità di combattimento), riguarda gli standard fisici. Per i ruoli di combattimento che richiedono potenza fisica, verrà adottato solo il “massimo standard maschile”, o “gender neutral” ma con quel livello di prestazione.
Iniziando dai Generali: basta generali e ammiragli obesi al Pentagono!
Se le donne riescono a superarlo, eccellente. Se no, è quello che è. Se questo significa che nessuna donna si qualificherà per certi ruoli di combattimento, così sia. La logica è brutale: in battaglia non si può scendere a compromessi sulla prestazione fisica, indipendentemente dalla dottrina sull’inclusività. Per lui, e lo ha detto chiaramente, uomini e donne sono uguali, e devono superare in modo uguale i test fisici
Rischio e Disciplina: Il Caso delle Denunce Anonime
Il Segretario ha anche toccato il tema della disciplina interna e del potere di controllo. Annunciando una spinta per vietare le denunce anonime all’Ispettorato Generale (IG), Hegseth ha criticato lo strumento per essere stato “armato”, mettendo i “lamentosi, gli ideologi e i poor performers al posto di guida”.
Paradossalmente, lo stesso Hegseth è attualmente sotto indagine da parte dell’IG per l’uso dell’app Signal per discutere attacchi aerei.
La Chiusura Politica
L’incontro si è concluso con l’arrivo del Presidente Donald Trump, che ha sostenuto il Segretario lodando la spinta verso il “merito” nelle forze armate. Il Presidente ha anche accennato a un potenziale ruolo di alcuni degli ufficiali presenti nel “sistemare” le principali città americane tramite il ricorso alla Guardia Nazionale (QRF – Quick Reaction Force), un dettaglio che non mancherà di sollevare polemiche circa la militarizzazione della gestione dell’ordine pubblico interno.
Nonostante le tensioni della vigilia – ricordiamo il paragone su X (ex Twitter) con la convocazione degli ufficiali tedeschi da parte di Hitler nel 1935, a cui Hegseth ha risposto con un laconico “Storia interessante, Generale” – l’incontro si è svolto senza drammi plateali, con Trump che ha elogiato il pubblico come il “meglio del meglio”. Il Segretario, pur avendo silurato alcuni colleghi, ha invitato coloro che non si allineano alla nuova etica del “guerriero” a fare la “cosa onorevole” e dimettersi.
Un’agenda chiara, dunque, che riorienta l’intero apparato militare USA verso una preparazione alla guerra senza compromessi ideologici, con un forte investimento tecnologico, e che pone fine all’era del dibattito interno in favore della disciplina ferrea. Una linea che, pur scontentando molti, mette in campo una visione coerente e dirompente, che andrà a ridefinire gli equilibri strategici globali.
Domande e Risposte per il Lettore
1. Perché il cambio di nome da “Dipartimento della Difesa” a “Dipartimento della Guerra” è così significativo?
Il cambio è un gesto altamente simbolico e politico. “Dipartimento della Difesa” (DOD) fu adottato dopo la Seconda Guerra Mondiale per riflettere una postura più strategica e meno aggressiva. Ritorvare a “Dipartimento della Guerra” (nome usato fino al 1947) segnala un cambio di mindset totale. Indica che, secondo Hegseth, gli USA non devono solo difendersi o fare nation-building, ma devono attivamente prepararsi e, se necessario, condurre la guerra senza esitazioni. È un segnale forte agli avversari e alla leadership interna.
2. Quali sono le implicazioni pratiche dell’abolizione degli standard di Diversity, Equity and Inclusion (DEI) e del “Massimo Standard Maschile”?
Le politiche DEI mirano a rendere le forze armate più rappresentative della società. L’abolizione di uffici e programmi correlati mira a eliminare quelle che Hegseth definisce “distrazioni ideologiche” dal focus sul combattimento. L’introduzione del “massimo standard maschile” per i ruoli di combattimento ridurrà probabilmente drasticamente il numero di donne che potranno qualificarsi per tali posizioni, riportando la priorità assoluta sulla potenza fisica operativa a discapito della parità di genere nei ruoli di prima linea.
3. Cosa significa il divieto proposto sulle denunce anonime all’Ispettorato Generale (IG) e perché è controverso?
Il divieto mira a impedire le “lamentele frivole” e l’uso dell’anonimato per “sporcare le reputazioni” o bloccare carriere, con l’obiettivo di rendere l’ambiente militare meno burocratico e più focalizzato sul merito. È controverso perché le denunce anonime sono uno strumento cruciale per proteggere i whistleblower che denunciano cattiva condotta, frodi o abusi di potere (come quelli potenzialmente legati all’indagine su Hegseth stesso) senza temere ritorsioni dirette da parte dei superiori.

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