Finanza
Dal “tapering” a oggi
08/01/15
Da qualche mese stiamo assistendo al ribasso dell’€uro contro il dollaro USA, in molti parlano di svalutazione della moneta comune, io, invece, propendo più per una rivalutazione della moneta americana.
Ho preso in esame un ristretto ma significativo paniere di monete, incrociandone i dati.
(Tutte le rilevazioni sono state effettuate a partire dal 01/03/14 sino alla mattina del 08/01/15.)
€uro contro USD USA da 1,3771 a 1,1800 = -15,3% ca;
€uro contro GPB Sterlina UK da 0,8265 a 0,7850 = -5% ca;
€uro contro Yen Giappone da 142 a 141 = -0,6% ca;
€uro contro AUD Australia da 1,49 a 1,46 = -2% ca;
€uro contro CAD Canada da 1,52 a 1,40 = -8% ca;
€uro contro NZD Nuova Zelanda da 1,59 a 1,51 = -5% ca;
€uro contro NOK Norvegia da 8,25 a 9,10 = +10% ca;
€uro contro TRY Turchia da 2,95 a 2,73 = -7,2% ca;
€uro contro BRL Brasile da 3,13 a 3,17 = +1.3% ca;
€uro contro CNY Cina da 8,56 a 7,35 = -14,1% ca;
€uro contro IDR India da 15,65 a 15,06 = -4% ca;
€uro contro RUB Russia da 48,3 a 72,8 = +50% ca;
€uro contro HUF Ungheria da 307 a 318 = +3,65% ca;
da questa prima analisi si evince che:
l’€uro si è svalutato di una cifra molto vicina al 15% sia contro USD che CNY (e questo ci fa capire come lo Yuan cinese sia legato a doppio filo al dollaro), del -8% dal dollaro canadese, del -7% dalla Lira turca , del -5% sia dal dollaro neozelandese che dalla sterlina UK, del -4% dalla Rupia indiana e del -2% dal dollaro australiano;
è in sostanziale pareggio con lo Yen giapponese (-0,6%);
si è invece rivalutato del 50% rispetto al Rublo russo, del +10% dalla corona norvegese, del 3,65% dal fiorino ungherese e del +1,3% dal Real brasiliano.
Adesso vediamo come ha cambiato il Dollaro USA nello stesso periodo e contro le stesse valute.
$$ VS €uro da 0,7262 a 0,8475 = +16,7%;
$$ VS GPB da 0,600 a 0,665 = +10,8% ca;
$$ VS Yen da 103,2 a 119,9 = +16,2% ca;
$$ VS AUD da 1,23 a 1,08 = -12% ca;
$$ VS CAD da 1,10 a 1,18 = +7,4% ca;
$$ VS NZD da 1,15 a 1,28 = +11,4% ca;
$$ VS NOK da 6,0 a 7,7 = +28,4% ca;
$$ VS TRY da 2,14 A 2,31 = +8% ca;
$$ VS BRL da 2,27 a 2,68 = +18% ca;
$$ VS CNY da 6,21 a 6,21 = 000% ca;
$$ VS IDR da 11,36 a 12,67 = +11,5% ca;
$$ VS RUB da 35,05 a 61,18 = +75% ca;
$$ VS HUF da 223 a 269 = +21% ca.
(da notare: lo Yuan si è rivalutato verso l’€uro del 16,5%)
(Anche se non si tratta di una moneta importante ho cercato anche i dati relativi al cambio del VEF Venezuela ma essendosi ancorato al dollaro USA da tempo [pensate che nel corso del 2014 ha rivalutato del +32% ca e nell’unico modo possibile: facendo una deflazione interna pagata dalla classe lavoratrice] non ho avuto riscontri, mentre verso l’€uro è passato da 8,8 a 5,1, rivalutandosi del +42% ca nel corso del periodo preso in esame. Le ragioni che hanno spinto Maduro a fare tale operazione suicida vanno ricondotte al prezzo del petrolio che rappresenta più del 50% dell’export venezuelano. Laddove il greggio mantenesse per molto i prezzi attuali questa operazione farà esplodere il Paese per via di un debito estero insostenibile -ha emesso gli ultimi bond decennali allo stratosferico interesse del +25%-)
Adesso facciamo la somma matematica delle percentuali e dividiamo per le 13 valute prese in considerazione.
USD 214,4%:13=16,34%;
€uro 3,75%:13=0,29%;
Il risultato (alquanto sorprendente per alcuni) è di una netta rivalutazione del dollaro USA rispetto a questo ristretto ma significativo paniere di monete, ed è pari al 16,34%, mentre, secondo gli stessi calcoli, anche l’€uro si è apprezzato dello 0,29%.
Scorrendo questi ultimi dati penso che sia chiaro a tutti che non è l’€uro che ha svalutato ma bensì è il $$dollarone che sta rivalutando, e lo sta facendo dal primo giorno che il board della FED ha deciso di chiudere progressivamente il QE.
Laddove alla riunione del CIM di Bruxelles (in calendario per il 22 gennaio prossimo) Draghi decidesse di operare una qualche specie di QE che permetterebbe di acquistare a “mercato aperto” titoli di Stato da parte della BCE, allora assisteremo alla svalutazione dell’€uro.
I mercati invocano il QE e lo ipotizzano intorno ad € 500 miliardi. Supponiamo che si faccia (anche se ci sarà da aggirare il mandato della BCE e da convincere il socio di maggioranza Germania): che impatto potrà avere sulla svalutazione effettiva della moneta comune? La risposta è quanto mai ardua e possiamo solo azzardare delle ipotesi.
Il PIL di U€ è pari a $ 16700 miliardi; il rapporto debito/PIL di U€ è intorno al 90%; gli ipotetici miliardi di Draghi sono $ 590; 16700×90%=15030; 590:15030×100=3,92%. Matematicamente, se si investissero quota-parte tutti i 590 mld l’€uro dovrebbe “svalutare” del 4% circa. Ma c’è il fattore mercati da prendere in considerazione: azzardo un ulteriore ribasso del 10%, di cui circa il 4% dopo l’annuncio e il resto diluito in una fase lateral-discendente che potrebbe durare anche qualche mese.
Le elezioni greche sono già decise: chiunque dei contendenti andrà in parlamento (tranne alba dorata) ha già la sua agenda scritta: il debito sarà “spalmato” su parecchi altri anni e con interessi di “favore” e ciò permetterà di far respirare –non so per quanto- la Grecia. Del resto non possono fare altrimenti: gli “aiuti” concessi dalla trojka nel 2011/2012 sono stati erogati solo dopo che parte del debito greco, pari al 130% del loro PIL, è stato passato sotto legislazione inglese (ti ho dato €uro e rivoglio €uro). Obiettivamente non hanno molte chance, a meno di un clamoroso abbraccio con l’orso russo che però porterebbe problemi irrisolvibili con ortodossia. Dovranno più che altro sperare in un “condono” totale quando salterà l’€uro.
Per concludere: se le cose in USA andranno ancora meglio (almeno sulla carta), in primavera la FED rialzerà i tassi (io lo do per scontato dopo l’insediamento dei repubblicani sia alla camera che al senato) e a quel punto vedremmo un ulteriore apprezzamento del dollaro (con conseguente svalutazione media delle altre valute) che potrebbe essere addirittura maggiore di quello realizzato dal 01/03/14 ad oggi.
Buona vita a tutti,
Roberto Nardella.
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