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Dal Great Reset al Grande Risveglio: come i recenti eventi violenti risveglieranno le anime

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Nella repressione canadese di ieri si sono viste scene non degne di un paese democratico. Dopo 20 giorni di protesta non violenta si è chiuso tutto con una giornata di estrema violenza da parte della polizia, come hanno potuto notare i presenti.

Vi sono state persone calpestate dai cavalli utilizzati per allontanare i manifestanti. Non giovani rivoltosi, ma anziani, schiacciati solo perché, inermi, erano lì. Il tutto per un ordine del primo ministro Trudeau.

Questa è una persona, non un uomo, perché nessun vero uomo governerebbe mai come lui, così completamente mal preparato per il suo lavoro che non sa nemmeno leggere correttamente il copione preparato” ha scritto Tom Luongo, noto commentatore americano.

https://www.youtube.com/watch?v=RrrXHC083Mc

E’ stato tutto pacifico, sino alla repressione, dove chi ha dato l’ordine, il primo ministro, ha rinunciato all’Uomo ed è diventato persona.  Perché un Uomo con un senso di decenza non manda polizia a cavallo in mezzo alla folla.

Eppure c’è qualcosa di peggio della “persona” Trudeau: le persone che commentano questi fatti aggiungendo qualche variazione tipo “beh, se lo sono meritato”. “Avrebbero potuto andare a casa”, “Avrebbero potuto obbedire a Trudeau”.

Però loro sono persone comuni. La vera responsabilità è di chi governa e pure Trudeau avrebbe potuto scegliere anche diversamente. Invece di comportarsi come un ragazzino spaventato e preoccupato di dover affrontare il ridicolo pubblico, avrebbe potuto uscire e incontrare i manifestanti. Avrebbe potuto semplicemente non fare nulla ed attendere che la fine delle limitazioni già decisa dalla Province mandasse a casa tutti.

Invece, ha fatto quello che tutti gli imperatori imberbi hanno sempre fatto, ha scelto la violenza e l’intimidazione.

Coloro che incolpano le vittime sono peggio di Justin Trudeau.  I contrari alle proteste hanno le loro ragioni, nessuna però è moralmente giustificata. Perché se permetti allo stato di agire in modo immorale, violando la morale comune, allora sei sulla strada per ammettere la tirannia. Siamo sicuri che perfino chi ha giustificato Trudeau, anche in Italia, nel vedere queste immagini ha sentito una frattura nella fiducia nello stato, se umani. Altrimenti son solo persone, la gente.

Nonostante questo hanno giustificato il violento contro l’inerme, perchè l’inerme avrebbe “provocato”. Non c’è molta differenza fra loro e quelli che giustificano gli stupri in tribunale.

Cos’è stato il “Gran Reset” morale , se non l’aumento della divisione sociale delle persone, l’accentuazione estrema della singolarità affinchè tutti, uno per uno, giustificassimo o giustificassero ogni imposizione, ogni violenza, sulla base della “Salute Pubblica”. Il tutto detto chiaramente in TV, dove si son sentiti deputati giustificare la repressione delle libertà con la motivazione della “Salute”. In un certo senso, purtroppo, i sostenitori di Trudeau hanno ragione. Si ha sempre la scelta di accettare l’abuso se l’alternativa è la morte. Chi è stato calpestato si è fidato invece del valore morale dello Stato. Si è sbagliato, e ora ha capito sicuramente la lezione, così come chi ha visto le scene in TV. Lo stato non ha morale o meglio non la ha più, se mia l’ha avuta. 

Politicamente Trudeau, e chi con lui ha agito, a partire dalle forze di polizia, ha fatto una sua scelta e non può più tornare indietro. Cercheranno di nascondere il tutto dietro fantomatiche “Provocazioni”, che non ci sono state, ma ormai sono segnati.

Poteva andare diversamente? In Nuova Zelanda Jacinta Arden, di fronte alla protesta a oltranza di 800 concittadini, ha convocato il consiglio dei ministri per una decisione simile. Invece ne è uscita con le pive nel sacco. Il capo della sicurezza nazionale Andrew Coster ha affermato che non ci sarà repressione e che continuerà a dialogare per convincere i manifestanti in modo pacifico, anche se dovesse andarci ogni giorno. Un modo diverso per affrontare il problema. Quindi un “Piano B” esiste.

Questo è il grande risveglio: ricordarci che abbiamo una coscienza, che dobbiamo spolverarla e usarla. Questa è l’arma contro “Il Great Reset”, il “Grande risveglio”. Quello di coscienza e cervello.

 


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