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Dai retta, smettila Conte di Massimiliano Lenzi.

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Che il Conte (Giuseppe) conti ….. almeno fino a tre prima di parlare troppo. I fuorionda in politica sono l’osceno, la pornografia del Potere che non si dovrebbe mai ascoltare, pena il rischio del ridicolo, che per chi governa è un po’ come per uno che sta in salute beccarsi la peste. E senza considerare poi che, da diversi anni, i fuorionda son diventati un genere televisivo (e poi anche del web) per mettere alla berlina i potenti. Li hanno usati negli anni programmi come il sapido “Striscia la Notizia” di Canale 5, creando casi nazionali, ed altre trasmissioni ancora. Pure La7 che con le telecamere di “Piazza Pulita”, di recente, ha incastrato un off the record del Premier Giuseppe Conte che parlava con la cancelliera tedesca Angela Merkel, per giunta a Davos, luogo sulle Alpi svizzere di simposi dei ricchi del pianeta, che gli garba tanto discutere dei poveri (ai ricchi). E che diceva Conte? La mia forza è che se io dico ‘Ora la smettiamo!’, loro non litigano… la mia.. Ho questa posizione”. E chi sono loro, nella Conte’sConfession? Beh loro sono la Lega e i 5 Stelle, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Lui parla come un Alberto Sordi che si vuole seduttore della donna più potente d’Europa, e lei, la Freulein, gli chiede: “Quale è il focus dei Cinque Stelle?”. Ma che domande, Miss Merkel. “Nella campagna elettorale – le risponde il Conte – ora ci sono molti nel partito che dicono: ‘Il nostro amico è la Germania, e quindi dobbiamo fare la campagna contro la Francia!'”. “È un approccio molto semplicistico”, obbietta Frau Merkel. E lui, il Conte sorride: “Io penso che sarà… Siamo all’inizio”. E lei, puntigliosa, come solo le tedesche non più giovanissime sanno essere: “Quindi Salvini è contro Francia e Germania? E Di Maio è contro la Francia?”. “Salvini è contro tutti”, le spiega il Conte. Perché la storia di questa nostra cara Italia, alla fine è sempre una saga daStrapaese, il che ci fotte. Proviamo a ragionare a mente fredda: perché un Premier italiano dovrebbe dire alla Cancelliera tedesca in carica, che da anni ha un asse europeo con la Francia, che a noi piace la Germania e quindi si deve essere contro la Francia e che un vicepremier di peso, come Salvini, è contro tutti?Perché? A chi giova? A nessuno. Certo il Premier Conte per un attimo ne esce protagonista, ma senza calcolare gli effetti postumi possibili. Lui, che da Premier e garante di un contratto di Governo tra due alleati che si erano presentati su fronti politici diversi, avrebbe il vantaggio di giocare da equilibrista, che fa? Li fa imbestialire entrambi, la Lega e i 5 Stelle, per quel gusto di dire all’alleato europeo più forte, la Germania, ma ci penso io cara Angela. No, Conte, così si va a sbattere. Rischia l’alleanza di Governo ma soprattutto rischi tu, che potresti ritrovarti in men che non si dica dall’essere il Conte Pacchia (ovvero colui che media tra i due litiganti) e il Conte che conta (quello che presenzia ai vertici di peso) al sembrare un Gastone qualsiasi. Ve lo ricordate Gastone? Quello di Ettore Petrolini? “Io sono molto ricercato anche perché porto molto bene il frac, e quando porto il fracche, ovunque io vado porto quell’onda di signorilità che manca agli altri comici del varietà. Io sono nato col frac. Anzi, quando sono nato mia madre mica mi ha messo le fasce, macché! Un fracchettino. Camminavo per casa sembravo una cornacchia. Gastone, sei davvero un bell’Adone! Gastone, Gastone… Gastone”. Magari in Puglia, a Volturara Appula (paese natio del Conte) godono: “Hai visto Giuseppe? Che bravo. Ma l’Italia, quella gode meno. Dai retta Beppe, smettila coi fuorionda.

Massimiliano Lenzi, Il Tempo 2.2.2019


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