Attualità
DA EUROSTAR A BRITSTAR? COME IL REGNO UNITO POST BREXIT SI PAPPA L’EUROTUNNEL
Uno dei vanti tecnologici e ingegneristici dell’Unione Europea rischia di diventare proprietà del Regno Unito post Brexit, alla faccia delle difficoltà del Regno Unito.
L’amministratore della compagnia ferroviaria statale francese, la SNCF, ha lanciato un allarme molto forte legato alla sopravvivenza della Eurostar, la società che attualmente gestisce il tunnel sotto il Canale della Manica ed i relativi collegamenti ferroviari. Il numero dei passeggeri è calato del 95% a causa della pandemia già a marzo e, dopo l’ultima stretta del Belgio sugli arrivi da oltre manica, per timore della “Variante Inglese”, pare si sia ridotta all’1%. Ovviamente, nel breve e medio periodo, nessun servizio ferroviario può sopravvivere a queste condizioni.
La francese SNCF ha affermato di aver già capitalizzato Eurostar, e molto personaggi del mondo degli affari inglese hanno chiesto un intervento diretto del governo inglese a ricapitalizzazione e salvataggio della società. Le pressioni stanno prendendo una strada molto particolare: ad esempio il think tank Bruges group suggerisce di usare il fondo attivo per il salvataggio delle linee aeree di prendere il controllo della società e metterla sotto controllo britannico. l’i
L’investimento potrebbe essere molto proficuo, una volta terminata l’emergenza Covid-19 , anche perchè si tratta di un sistema di trasporto ecologico ed il cui investimento è stato da tempo ammortizzato. Il governo francese ha intenzione d’intervenire in supporto a Eurostar, ma sicuramente non da solo, anche perchè le capacità finanziarie britanniche sono molto superiori dopo la Brexit e l’uscita dai controlli di Bruxelles. La proporzione dell’intervento fra i due paesi potrebbe definire proprio la proprietà internazionale del gruppo stesso.
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