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Crollano le Vendite di Giornali in Italia. Vi spieghiamo il perche’!

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Riportiamo questo articolo da Rischio Calcolato

 

imgres3 Finalmente!! Si Sfracellano le Vendite dei Giornali Sussidiati Italiani

E son soddisfazioni, finalmente gli italiani hanno smesso di comprare carta straccia sussidiata dallo Stato. Non sorprende che a reggere ed incrementare le vendite sia l’unico quotidiano NON SUSSIDIATO nazionale, ovvero Il Fatto Quotidiano.

da Dagospia

…..Quel che più colpisce dei dati diffusi dall’Accertamento diffusione stampa è il netto calo rispetto alle copie vendute a ottobre 2012, un anno prima: La Repubblica perde 51 mila copie, il Corriere 40 mila, La Stampa 27 mila, la Gazzetta dello Sport 42 mila, il Corriere dello Sport 36 mila, Tuttosport 16 mila, Il Messaggero 33 mila, il Gazzettino 11 mila.

La voce alla quale facciamo riferimento è quella che certifica il reale stato di salute dei quotidiani: che dice quanti lettori sono andati in edicola e hanno chiesto “mi dia Repubblica”, o “mi dia il Corriere”. È quella più importante anche per gli inserzionisti pubblicitari.

Ecco i dati Ads delle vendite in edicola a Ottobre 2013.
Tra parentesi c’è il dato di ottobre 2012:

Nazionali:
Repubblica 282.051 (333.244)
Corriere della Sera 272.083 (312.631)
La Stampa 171.634 (198.288)
Sole 24 Ore 120.189 (124.623)
Il Giornale 99.268 (105.121)
Il Fatto Quotidiano 53.188 (50.241)
Libero 44.258 (51.309)
Italia Oggi 33.353 (42.572)
L’Unità 19.407 (23.492)
Avvenire 18.429 (18.056)
Manifesto 10.248 (13.358)..

Nell’insieme in un anno Repubblica e Corriere hanno perso 91.741 copie al giorno, (da 645.875 a 554.134) ovvero il 14,29% in un anno. Il Fatto Quotidiano, quasi unico nel panorama nazionale e unico nel NON prendere soldi pubblici,  ha incrementato di 3047 copie, ovvero il 6,06% e scusate se è poco in un mercato che si restringe. (E sul Web il Fatto è il top assoluto fra i giornali).

Come noto, io non condivido molto della linea editoriale del fatto, però è anche l’unico giornale che ancora compro. Perchè alla fine a me interessano i fatti, al limite i commenti posso non leggerli.

p.s. qualche editore ora dovrà farsi qualche domanda sul rapporto costi/potere di certe inutili e ridicole cattedrali. ne vedremo delle belle.

Funny King

 

All’articolo vorrei aggiungere una considerazione personale.

Da sempre, in casa mia, non e’ mai mancata la presenza di un quotidiano. Da qualche tempo ho smesso di acquistarlo, e limito l’acquisto unicamente durante i week end ed i giorni di ferie. Queste le ragioni:

A) Cio’ che leggo sui Giornali e’ “vecchio”; sono notizie del giorno prima, che ho gia’ letto in tempo reale in rete (su Blog, Testate, fonti varie), o in TV (vi sono reti con TG a ciclo continuo e c’e’ il Televideo)

B) Le “Notizie” riportate sui quotidiani sono spesso “falsate” ed “incomplete”: un agenzia “batte” una notizia (magari senza indagarne sulla veridicita’) ed i giornali “copiano” pedestramente ed acriticamente. Manca nella classe giornalistica la capacita’ di “entrare” nelle notizie, sviscerarle e darne una lettura originale

C) I Giornali sono “illegibili” e “noiosi”, infatti ti ritrovi davanti enormi paccottiglie di carta, piene di pagine completamente inutili. Sfogliare pagine su pagine inutili alla lunga stanca. Inoltre la futilita’ e’ dilagante.

D) I Giornali non fanno “Scoop” e mancano completamente di “Capacita’ di analisi” e di “Originalita'”. Le linee editoriali, inoltre, spingono ad una “nauseante ripetitivita'” degli articoli.

E) I Giornali non sono “Liberi”: hanno linee editoriali asservite agli editori (mondo delle grandi industrie e banche) che a loro volta sono asserviti o legati a linee ideologiche dei potenti amici politici di turno

F) I Giornali “costano” mentre Internet e’ sostanzialmente gratis. Se in una famiglia si comprano 1 o 2 quotidiani al giorno, a fine mese il conto e’ di 50-70 euro, che in tempo di crisi, si possono spendere in modo piu’ utile

Anche nei week end, quando ho in mano un giornale, non riesco piu’ ad apprezzarlo: 5 minuti e finisco di sfogliarlo. Mi annoio, perche’ leggo cose che gia’ so o che ho letto il giorno prima, e gli editoriali sono sempre gli stessi, mentre le analisi sono sostanzialmente assenti. Il bello e’ che mi annoio anche guardando le testate internet dei giornali. E’ sostanzialmente assurdo che lo Stato Italiano finanzi con qualche centinaio di milioni l’anno un settore “defunto” come quello della carta stampata.

GPG Imperatrice

 


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