Analisi e studi
Crolla la produzione industriale in Area Euro, ma non preoccupatevi: le politiche green vanno benissimo

La produzione industriale nell’Area Euro va male, ma era prevedibile in fondo.
La produzione industriale nell’Area Euro è diminuita dell’1,1% su base mensile nel luglio 2023, segnando la fine di un periodo di espansione di tre mesi e superando il previsto calo dello 0,7%.
La produzione di energia è aumentata dell’1,6% (rispetto allo 0,4% di giugno), mentre hanno registrato un recupero sia la produzione di beni non durevoli (0,4% contro -1,4%) sia quella di beni intermedi (0,2% contro -1,0%).
Al contrario, la produzione di beni durevoli si è contratta per il quarto periodo consecutivo (-2,2% contro -0,5%) e la produzione di beni strumentali è diminuita per il secondo mese consecutivo (-2,7% contro -0,3%).
Su base annua, l’attività industriale si è ridotta del 2,2% a luglio, estendendo l’attuale sequenza di contrazione al quinto mese.
Ecco il relativo grafico su base mensile:
La produzione industriale in area euro quindi affonda, ma questo non sembra preoccupare le autorità europee. Anzi si prosegue a tutta forza verso normative gree sempre più sstringenti, che vengonoa comprimere la domanda, punire i consumi e quindi anche la produzione industriale.
Non c’è nessuna fretta: aspettate ancora un po’ di mesi, magari l’inverno, e vedrete come l’industria di area Euro e UE sarà abile a delocalizzare altrove. Quello che faranno poi gli europei non interessa eccessivamente ai burocrati.

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