Attualità
Crisi in Svezia: quattro mesi senza governo, perchè non si vogliono ascoltare i populisti.
La Svezia dopo 4 mesi non ha un governo. Per carità, nulla di eccezionale: senza governo non si è assistito nè a maremoti, nè all’emersione del Kraken. Il governo socialdemocratico precedente, mandato a casa dagli elettori, continua ad amministrare l’ordinaria attività, me alla vigilia delle vacanze di Natale non è riuscito l’ultimo tentativo per dare un capo di governo ad un paese diviso.
Il parlamento svedese conta 350 membri, così divisi:
Bisogna raccogliere almeno 176 voti, ma la Sinistra è stata bastonata ed è lontana dall’obiettivo ed una grosse koalitione alla Merkel è rifiutata dai moderati. Il socialdemocratico Stefan Lofven è stato fortemente respinto nel suo ultimo tentativo di formare un governo, quando 116 deputati hanno votato a suo favore e 200 contro. Una bella legnata per chi h governato il paese negli ultimi anni talmente bene da far nascere un movimento anti-UE e per la limitazione dell’immigrazione come SD, i Democratici Svedesi, che vorrebbero un cambiamento politico radicale. A furia di accogliere è nata una spinta, giustificata, verso il rigetto, il tutto nonostante i media mainstream siano tutti pro socialdemocratici quasi in modo violento. Ad esempio nei media ufficiali locali non troverete mai notizie come questa:
https://twitter.com/PeterSweden7/status/1069724924477104131
Un tentativo da parte dei moderati di Uif Kristersson è stato respinto il 14 novembre con un voto un po’ meno deciso, ma comunque indicativo. Il problema è semplice: ne il socialdemocratici nè i moderati hanno ascoltato o accolto le richieste dei Democratici per cui essuna delle due parti è stata in grado di ottenere una maggioranza. Siamo ad uno stallo alla messicana. Il leaer dei Democratici, Jimmie Akesson è stato chiaro: o Kristersson ascolta ed accoglie qualche istanza del suo partito, oppure on nascerà nessun governo. Una Coalizione che potrebbe nascere domani non si crea perchè i media mainstream, che nessuno ha eletto, si oppongono. Del resto un partito dell’EPP che si alleasse con un partito populista sarebbe un colpo forse finale per gli europeisti di Bruxelles, un colpo forse definitivo per l’apparato di Bruxelles, proprio alla vigilia delle elezioni europee.
A partire dal 14 gennaio ricominceranno le trattative con un ultimo tentativo di formare il governo che si esaurirà entro la fine di gennaio. Se non ci sarà un accordo si tornerà a nuove elezioni. Ormai senza populisti non può esserci governo, ed i media corrotti dovranno, prima o poi capirlo.
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