Crisi finanziaria cinese: il governo ha attivato la “Squadra nazionale”?

Un certo pessimismo sta avvolgendo gli investimenti cinesi, anche finanziari, anche perché sinora le misure governative non sembrano in grado di garantire la stabilità del settore immobiliare, fonte di grandi problemi e preoccupazioni, e la crescita economica stagna, per lo meno per le dimensioni cinesi. Quindi  anche le borse cinesi non brillano, coem possiamo vedere dall’indice CSI 300 di Shanghai

Il governo cinese sta provandole tutte per fermare la caduta di borsa: pima pressioni ai fondi a “Non vedere”, quindi alle società per effettuare riacquisti di azioni proprie, ora siamo giunti ad una fase successiva…

Le azioni cinesi hanno improvvisamente messo a segno un importante recupero nella sessione pomeridiana, dopo aver toccato i livelli più bassi da novembre all’inizio della giornata. Cosà è entrato in azione?

Bloomberg riferisce che la speculazione era diffusa mentre le azioni saltavano, con molti partecipanti al mercato che parlavano della possibilità che ad acquistare fossero fondi garantiti dallo stato.

“La maggior parte delle persone con cui ho parlato sono rimaste piuttosto sconcertate dal trasloco di questo pomeriggio. C’erano tutti i tipi di speculazioni ma non c’era una spiegazione chiara”, ha detto Willer Chen, analista senior di Forsyth Barr Asia Ltd.

Ma “è anche ragionevole vedere una certa ripresa tecnica” date le forti perdite recenti, ha aggiunto.

Alcuni altri trader hanno citato un rapporto Caixin di sabato, in cui si afferma che la Cina sta prendendo in considerazione un’azione più forte per affrontare i rischi derivanti dai veicoli di finanziamento del governo locale, ma non si trattava di una notizia “nuova”.

“Semplicemente non ci sono fattori scatenanti evidenti. L’unica potenziale spiegazione che sembra avere senso è che la squadra nazionale sia stata attiva”, ha affermato Brock Silvers, responsabile degli investimenti con sede a Hong Kong presso la società di private equity Kaiyuan Capital.

La “Squadra Nazionale” non sono altro che un pool di banche pubbliche e operatori appoggiati dallo stato che comprano azioni con fondi statali o garantiti, in modo coordinato e tale da manovrare il mercato stesso che, a questo punto, diventa un esperimento politico finanziario.

Il punto è che la Cina ha già fatto ricorso ai suoi “protettori del mcercato” e, con i deflussi di capitali in forte aumento, ci si chiede fino a che punto Pechino sia disposta ad arrivare. Alla fine si socializza il mercato e lo si rende ancora più “Finto” di quanto già non sia….