Crisi dei media tradizionali: Paramount llicenzia il 15% del personale e chiude gli studios

Paramount, la società madre di CBS News, BET, MTV, Nickelodeon, decine di emittenti televisive locali USA e Paramount Pictures, ha annunciato in una nota interna inviata dai massimi dirigenti ai dipendenti l’inizio di una prima serie di tagli ai posti di lavoro.

Il conglomerato multinazionale dei media di Manhattan prevede di ridurre la sua forza lavoro negli Stati Uniti del 15%, ovvero circa 2.000 lavoratori, entro la fine di settembre. Si tratta di una notizia preoccupante per l’azienda, che fatica a far migrare gli spettatori televisivi di una volta verso la sua piattaforma di video in streaming, e di un avvertimento ancora più grave per il fatto che il mercato televisivo tradizionale langue.

“L’industria continua a evolversi e Paramount si trova a un punto di inflessione in cui è necessario apportare cambiamenti per rafforzare la nostra attività. E sebbene queste azioni siano spesso difficili, siamo fiduciosi nella nostra direzione”, hanno scritto Brian Robbins, a capo della Paramount Pictures, George Cheeks, a capo della CBS, e Chris McCarthy, a capo di Showtime e MTV Entertainment Studios, in una nota interna ai dipendenti, ottenuta per la prima volta dal New York Times.

I co-CEO hanno dichiarato: “Mentre continuiamo a portare avanti il nostro piano, la scorsa settimana, durante la nostra conferenza stampa sugli utili, abbiamo annunciato che ridurremo la nostra forza lavoro negli Stati Uniti di circa il 15%, concentrandoci sulle funzioni ridondanti e razionalizzando i team aziendali”.

“Questo processo si svolgerà in tre fasi, a partire da oggi e fino alla fine dell’anno. Ci aspettiamo che il 90% di queste azioni sia completato entro la fine di settembre”, hanno aggiunto.

Il Wall Street Journal ha scritto: “I Paramount Television Studios chiuderanno questa settimana come parte di uno sforzo di riduzione dei costi da parte della società madre Paramount Global”. Quindi perfino i famosi Studios di Hollywood chiudono.

La settimana scorsa, nel corso di una conferenza stampa, i massimi dirigenti della Paramount hanno dichiarato che la società avrebbe dovuto sostenere oneri per 300-400 milioni di dollari in relazione alla ristrutturazione. Inoltre, nel secondo trimestre ha subito una svalutazione di 5,98 miliardi di dollari per le sue reti via cavo, un altro business ormai superato che perde clienti e soldi.

Variety ha fornito ulteriori dettagli sulle difficoltà della Paramount:

Paramount è una delle tante grandi aziende mediatiche statunitensi che stanno lottando contro la migrazione degli spettatori televisivi di un tempo verso lo streaming video. Mentre la società possiede la grande rete di trasmissione CBS, che ospita molte delle sue proprietà sportive di grande audience, la maggior parte del portafoglio Paramount è incentrato su un gruppo di reti via cavo che trasmettono solo pochi programmi originali e hanno visto le comunità che un tempo si raggruppavano intorno a loro dissiparsi negli ultimi dieci anni.

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I licenziamenti arrivano mentre altri importanti operatori dei media, come Warner Bros. Discovery, la casa madre di CNN, TNT e HBO, hanno annunciato licenziamenti a metà luglio. Solo poche settimane fa, la Disney ha tagliato 140 dipendenti, pari al 2% della sua forza lavoro, nella divisione televisiva. Nel settore dei media, i tagli si aggravano di mese in mese, con Axios che ha licenziato il 10% dei suoi dipendenti negli ultimi giorni.

Nel frattempo, l’emergere di X, la piattaforma di notizie del mondo, sta diventando lo status quo nel modo in cui le persone recuperano le informazioni, per lo più libere dalla censura dei governi e dei media aziendali. 

Lunedì sera, la conversazione tra Donald Trump e il proprietario di X Elon Musk ha generato un miliardo di visualizzazioni.