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Crisi bancaria anche in Germania: Bankhaus RSA ha bisogno di un salvataggio
Una banca cooperativa bavarese non rispetta più i requisiti di capitale e deve essere salvata dal fondo di garanzia del settore. Crescita troppo rapida e crediti rischiosi tra le cause. Ecco cosa sta succedendo e perché non è il primo caso.

La Germania, la cui stabilità bancaria è spesso data per scontata, si trova di fronte a un nuovo caso di salvataggio creditizio. Questa volta tocca alla Bankhaus RSA, un istituto cooperativo bavarese con sede a Rechtmehring, che ha dovuto ammettere di non essere più in grado di soddisfare i requisiti patrimoniali obbligatori con le proprie sole forze.
Come confermato da diverse fonti all’Handelsblatt e riportato dalla stampa locale (“Wasserburger Stimme” e “Passauer Neue Presse“), è già stato avviato il processo per un intervento della Sicherungseinrichtung des BVR, il fondo di garanzia nazionale del settore delle banche popolari e cooperative. Perché la situazione era sanabile solo in questo modo, con i soldi dei fondi di garanzia.
A fine settembre, la stessa banca aveva informato i propri soci della situazione, rassicurando che i depositi dei clienti sono “protetti dalla comunità solidale”. In una nota, la banca ha confermato di essere in “stretto contatto” con l’associazione cooperativa bavarese e con il fondo di garanzia BVR per “elaborare soluzioni sostenibili per uno sviluppo futuro stabile”.
Le cause del dissesto: una crescita troppo rapida
Il fondo di garanzia del BVR interviene per schermare i rischi delle banche in difficoltà, proteggendo la totalità dei depositi dei clienti. Ma come si è arrivati a questo punto?
La stessa banca ha indicato tre cause principali che si sono accumulate nel tempo e sono state aggravate dal recente contesto economico (aumento dei tassi, calo degli immobili e requisiti normativi più stringenti):
- Crescita eccessivamente rapida negli ultimi anni.
- Concentrazione eccessiva dell’attività in un numero limitato di settori.
- Svalutazioni su crediti rischiosi che hanno indebolito il capitale proprio.
Un dato interessante è che la banca, il cui attivo si era più che raddoppiato in quattro anni superando il miliardo di euro a fine 2023, aveva aperto una filiale a Monaco, a 50 km di distanza. Una mossa atipica per un istituto cooperativo, solitamente focalizzato sul proprio territorio locale.
Le banche cooperative sono molto locali e quindi legate all’economia specifica del territorio. Se questa entra in crisi si porta dietro la banca. Del resto non può esistere un settore creditizio sano in un’economia malata, e quella tedesca attuale non sta molto bene, portandosi dietro le banche locali. Solo che questi istituti sono la base della forza tedesca, se cedono cosa resta?
Un sistema creditizio sotto pressione?
Quello della Bankhaus RSA non sembra essere un fulmine a ciel sereno. Dall’inizio del 2024, il fondo di garanzia tedesco è dovuto intervenire per ben quattro istituti, mettendo a disposizione circa 1,3 miliardi di euro per coprire i rischi di banche che, messe insieme, non raggiungevano nemmeno i 7 miliardi di euro di attivi.
Come riportato da “Finanz-Szene”, anche la Raiffeisenbank Bad Schussenried-Aulendorf ha avuto bisogno di circa 20 milioni di euro nel 2024 e sta ora procedendo a una fusione con la più grande VR Bank Donau-Oberschwaben.
Un destino simile sembra segnato anche per la Bankhaus RSA. L’istituto ha già un accordo di cooperazione con la ben più grande Meine Volksbank Raiffeisenbank Rosenheim, e la fusione appare come l’esito più probabile. Spesso, in questi casi, il partner più piccolo e in crisi viene prima “risanato” dal fondo di garanzia e poi assorbito. Nel frattempo, i due precedenti amministratori delegati hanno lasciato la banca, sostituiti da manager provenienti da altri istituti del settore.
In Italia nel 2014 la Commissione impedì l’interfento del FOndo Interbancario, dando il via a una crisi creditizia che costò decine di miliardi ai risparmiatori. Invece in Germania il fondo di garanzia è intervenuto con rapidità, impedendo per ora una crisi sitemica. Due pesi, due misure.
Domande & Risposte sul caso Bankhaus RSA
1) I miei soldi depositati presso la Bankhaus RSA sono al sicuro? Sì, assolutamente. La banca stessa ha confermato che i depositi sono protetti. Il sistema di garanzia cooperativo tedesco (BVR Sicherungseinrichtung) non è un semplice fondo di indennizzo dei depositanti fino a 100.000€, ma un “fondo di protezione istituzionale”. Il suo scopo è salvare l’intera banca, garantendo così la totalità dei depositi dei clienti, senza limiti di importo. Storicamente, nessun cliente di una banca cooperativa tedesca affiliata ha mai perso i propri risparmi.
2) Perché questa banca è entrata in crisi proprio ora? La banca ha citato tre ragioni principali: è cresciuta troppo velocemente (il bilancio è raddoppiato in 4 anni), si è concentrata su pochi settori e ha dovuto svalutare crediti rischiosi. Questi problemi, che si sono accumulati nel tempo, sono stati aggravati dal contesto recente: l’aumento dei tassi d’interesse, il calo dei valori immobiliari (che riduce il valore delle garanzie) e requisiti di vigilanza più severi hanno fatto emergere le debolezze strutturali, erodendo il capitale.
3) È un problema isolato o il sistema cooperativo tedesco è a rischio? Sebbene la presidente del BVR abbia dichiarato che non si tratta di un “problema sistemico”, il caso della RSA è il quinto salvataggio significativo da inizio 2024. Il fondo è già intervenuto per 1,3 miliardi su altri quattro istituti. Questo indica una certa tensione, specialmente tra le banche più piccole (in Germania ce ne sono circa 650) che forse hanno assunto troppi rischi, come quelli legati al settore immobiliare, e ora faticano ad adattarsi al nuovo contesto economico.

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