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Crimea: salta per aria altro deposito di munizioni russo, con danno al sistema ferroviario. Ancora sfiga?

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Un deposito di munizioni nella Crimea annessa alla Russia è esploso martedì, ferendo due persone e interrompendo il traffico ferroviario tra la penisola e il resto dell’Ucraina meridionale e della Russia, ha dichiarato il più alto funzionario della regione sostenuto dalla Russia.  I filmati trasmessi dalla TV di Stato russa hanno mostrato una sottostazione elettrica in fiamme vicino alla città di Dzhankoi in Crimea e una serie di grandi esplosioni ripetute all’orizzonte che, secondo le autorità, sono state causate dalla detonazione di munizioni in una base militare. Ecco dove si trova

Sergei Aksyonov, il più alto funzionario russo in Crimea, ha dichiarato alla TV di Stato di non voler parlare di cosa possa aver causato le esplosioni, ma ha detto che si sta indagando. Sono state evacuate le persone che vivono nel vicino villaggio. Il danno è grave perché riduce o chiude una delle vie principali di rifornimento delle truppe russe nel sud dell’ucraina, proprio nel momento in cui gli scontri si fanno più accesi attorno a Kherson.

Ora assisteremo, come nel caso delle esplosioni nella base aerea russa, al balletto delle interpretazioni fra russi e ucraini:

  • gli ucraini non diranno nulla o quasi, o daranno il merito alla resistenza o alle forze speciali, per evitare di rivelare le proprie armi;
  • i russi daranno la colpa alla sfiga, cioè alla cattiva gestione delle munizione, per cui tutto è stato solo un caso.

Il tutto per nascondere un paio di probabili verità:

  • gli USA hanno fornito i missili tattici a medio raggio lanciabili dai lanciatori HIMARS e MLRS-270, cioè gli ATACMS, con portata dal 165 ai 300 km, con testata unica e guida di precisione GPS;
  • i sistemi antiaerei S400 sono ottimi per il marketing, ma non intercettano i missili USA. Tutto il resto sta a zero.

Le spiegazioni alternative, soprattutto quelle di un intervento dei corpi speciali o di resistenti, possono essere valide, ma ancora meno rassicuranti: vorrebbe dire che le aree controllate dai russi sono un colabrodo, o che la popolazione non appoggia i russi. Poi resta sempre l’opzione sfiga, ma questo non fa fare una figura migliore al comando russo…

 


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